Nel corso dell'ultima settimana l'attività eruttiva del vulcano La #Soufrière è ulteriormente diminuita sia d'intensità che di frequenza. Le esplosioni maggiori stanno ora avvenendo ad intervalli sempre più lunghi, l'ultima nello specifico è avvenuta venerdì scorso.
Grazie a questi importantissimi miglioramenti, sono tantissime le persone che nel corso degli ultimi giorni hanno lavorato quasi ventiquattro ore al giorno per cercare di ripulire il più possibile le strade, i canali e i tetti degli edifici della zona rossa e della zona arancione
Purtroppo però, anche se queste operazioni richiederanno mesi e mesi di lavori continui, proprio tra ieri e oggi l'isola sta vivendo un'altra situazione di emergenza molto seria.
In questo periodo infatti, l'isola di Saint Vincent sta vivendo una stagione molto piovosa, tanto da causare tantissimi allagamenti sia nelle zone rosse e arancioni che nella zona verde. Ciò non fa altro che infierire su una popolazione già particolarmente stremata.
Nella zona rossa in particolare, i flussi piroclastici innescati a seguito delle esplosioni maggiori avvenute nelle settimane scorse, hanno distrutto gran parte della vegetazione presente sui pendii dell'edificio vulcanico.
Di conseguenza, la pioggia che sta cadendo sulla parte nord dell'isola va a mischiarsi con le ingenti quantità di ceneri, lapilli e rocce depositate al suolo e va poi a formare i famosi e pericolosissimi "lahar".
Ovvero colate di fango formate soprattutto da acqua e da materiali vulcanici di ogni tipo. Questo tipo di colate, oltre ad avere occasionalmente temperature molto elevate, si muove a gran velocità, travolgendo così tutto quello che incontra lungo il proprio cammino.
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