Giuseppe Pastore Profile picture
Giornalista per @ilfoglio_it, @CronacheTweet, eccetera. Appassionato di sport, di cinema, di gggente. IG: giuseppe.pastore85

May 6, 2021, 8 tweets

20 anni fa, il #6maggio 2001, un pomeriggio di un giorno da cani: nei minuti finali di Inter-Atalanta, nel secondo anello verde di San Siro un motorino veniva dato alle fiamme e poi lanciato dalle file superiori del settore, schiantandosi per fortuna contro la balaustra. Thread!

Innanzitutto: come c'è arrivato lì, quel MBK Booster? E' stato trasportato in curva Nord grazie alla tradizionale apertura dei cancelli nell'ultimo quarto d'ora della partita, approfittando della rampa con cui si può comodamente accedere al secondo anello.

Da dove proveniva quel Booster? Con grande probabilità, un "trofeo di guerra" portato via agli ultrà atalantini dopo alcuni scontri pre-partita nel piazzale dello stadio. La ricostruzione più attendibile sembra questa di Nino Ciccarelli, storico leader dei Viking interisti.

Il folle volo del motorino viene riproposto decine, centinaia di volte e assurge a simbolo dell'incontrollabilità delle curve italiane, in una stagione oltremodo balorda per l'Inter di Lippi/Tardelli, che cinque giorni dopo vivrà la sua pagina sportiva più mortificante.

Punita con due giornate in campo neutro, l'Inter dovrà emigrare a Bari per le ultime due giornate di campionato, dove rallenterà la rimonta-scudetto della Lazio con questo gol a tempo scaduto di Stephane Dalmat.

Uno dei protagonisti dell'episodio tornerà agli onori delle cronache nel 2005 nel ruolo di "lanciatore" di uno dei tanti fumogeni che provocheranno la sospensione del derby di Champions, altra pagina nerissima della storia della curva nerazzurra.

Un altro, impiegato all'Ospedale Civico di Lugano, verrà licenziato nel 2017 per aggressione a un suo superiore: era stato già sospettato di aver inciso a chiave sugli ascensori del personale messaggi d'amore rivolti a sé stesso.

E il Booster? Nel 2008 una copia (o era addirittura l'originale?) fu addirittura esposta in una mostra a Barcellona, "Pasion en las gradas", che esponeva gli oggetti più curiosi mai gettati dagli spalti, tra cui la famosa testa di maiale a Figo in un Real-Barça del 2002.

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