Ieri ho letto la notizia che i giovani di FdI vogliono regalare il libro della Meloni nelle scuole di Verbania.
Già c’è stato un partito che dava gratis i libri alla scuola, si deve tornare un po’ indietro.
Ad esempio c’era ‘Berluè’ di Francesco Jovine, bellissima storia. 🔽
Berluè è un orfano della Grande guerra che vive con una zia e si prodiga nel far trionfare le ragioni di Mussolini. Partecipa a una spedizione punitiva contro i «rossi» e per premio i fascisti lo portano alla marcia su Roma.
Con la prima camicia nera incontra il Duce in persona.
(Francesco Jovine che col passare degli anni divenne un convinto antifascista e dopo il ‘43 aderì anche alla guerra partigiana, questo va detto per dovere di cronaca).
Poi c’era ‘Ciuffettino Balilla’, il romanzo di Yambo che sconfigge il drago rosso del bolscevismo con il motto: «I giovani salvarono l’Italia sul Piave, e la salveranno oggi contro i rossi!», corruttori di ogni costume e distruttori della patria.
Un altro libro, ‘Corcontento’ di Renzo Pezzani il cui protagonista era un difensore dei valori di Dio, Patria e Famiglia, sempre, tuttavia, contro i «rossi» sovversivi, che vogliono trasformare in peggio la società.
Ma i più vomitevoli di tutti erano i racconti sull’Etiopia.
Lì si parlava della feroce mostruosità dei neri etiopi, popolazione barbara, che ci molestava, danneggiava, invadeva i nostri possedimenti: si doveva dare loro una giusta lezione. Era nostro dovere rendere fertile quella terra, che era arida solo per colpa degli indigeni.
I libri di De Amicis, Collodi e Salgari, erano considerati antiquati. Alice nel paese delle meravigli era sconsigliato, come anche Mary Poppins, perché negava il valore dell’autorità paterna e dell’obbedienza, metteva in crisi il vincolo familiare.
E quanto orrenda era ‘La favola vera del Britanno’?
L’orco Britanno aveva una maschera da gentiluomo, donatagli dalla strega Inghilterra, per consentirgli di dominare il mondo senza che nessuno si accorgesse della sua malvagità.
Nel libro si inculcava l’idea di una corrispondenza tra religione ebraica e religione capitalistica degli inglesi. Ma i valorosi figli d’Italia e Germania alla fine riusciranno a smascherarlo, e a sconfiggerlo.
A scuola bisognava organizzare il consenso, plasmare nei giovani una cultura che li educasse al disprezzo per gli oppositori politici, e per tutti coloro che divergevano nelle idee, nei costumi, nell’aspetto, nella religione, nel colore della pelle.
Non sono nati dal nulla i miti razzisti e xenofobi del fascismo, è stato un processo partito da lontano: il partito unico aveva fin da subito imposto nelle scuole la sua unica cultura.
È come se oggi nelle scuole distribuissero gratuitamente ‘Il capitale’ di Marx, o il libretto rosso di Mao, con in più l’aggravante di non essere un libri storici di persone scomparse.
No, ‘Io sono Giorgia’ è la propaganda di un aspirante personaggio politico attuale.
Scusate il pippone, ma se la notizia fosse confermata vera è un fatto grave. Un precedente c’è stato cento anni fa, e sappiamo come è finita.
Male, molto male.
Per chi non lo sapesse.
(Il dubbio mi viene a veder fare il saluto romano ai più giovani).
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