Nel corso delle ultime settantadue ore, i sensori dell'osservatorio vulcanologico delle Hawaii hanno iniziato a registrare una serie di cambiamenti all'interno del sistema vulcanico del #Kīlauea, uno tra i vulcani più attivi al mondo insieme all'Etna e allo Stromboli.
In particolare, dal tardo pomeriggio di lunedì, la zona meridionale della caldera vulcanica è stata interessata da una modesta sequenza sismica ancora tutt'ora in corso. Fino a questo momento sono stati registrati circa 250 terremoti in poco più di tre giorni.
Il terremoto più forte ha avuto una magnitudo di 3.4. La stragrande maggioranza delle scosse invece ha avuto una magnitudo inferiore a 2, di conseguenza si tratta comunque di eventi piuttosto piccoli per il momento.
Tale sequenza, stando alle dichiarazioni dell'osservatorio vulcanologico locale, è stata accompagnata da un improvviso sollevamento del suolo proprio nella zona in cui stanno avvenendo la maggior parte dei terremoti.
Un repentino sollevamento del suolo unito ad una sequenza sismica molto localizzata è molto probabilmente un chiaro segno che è in atto una piccola intrusione magmatica a circa 1-2 km di profondità. Se ciò culminerà in un eruzione vulcanica o meno è troppo presto per saperlo.
L'USGS ha comunque innalzato il livello di allerta vulcanica da gialla ad arancione.
L'ultima eruzione del vulcano Kīlauea risale ad appena otto mesi fa, momento nel quale intorno al 21 dicembre una piccola frattura eruttiva si era aperta nella zona nord-occidentale del cratere Halemaumau, dando così inizio ad una modesta eruzione freato-magmatica.
Ovvero ad un tipo di eruzione vulcanica prodotta dall'interazione tra magma e acqua, un mix molto esplosivo. Tale eruzione è rimasta attiva fino al mese di maggio, dopodiché il lago di lava che si era formato all'interno del cratere si è completamente solidificato.
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