#ItaliaSvizzera di stasera non sarà in nessun caso decisiva per l'aritmetica qualificazione a #Qatar2022, ma è naturalmente LA partita del biennio. Mini-thread sui gol che ci hanno portato ai Mondiali, a cominciare dal tuffo di Giggirriva alla Germania Est a Napoli 1969.
1973: a Roma la coppia Rivera-Riva liquida 2-0 proprio la Svizzera e dà al Paese - insieme alla storica vittoria di Wembley - l'illusione che siamo i grandi favoriti per trionfare a Germania 1974. Sarà invece Azzurro Tenebra.
1977: la prima qualificazione Mondiale a colori arriva dopo un 3-0 di totale controllo al Lussemburgo, in cui l'Olimpico mugugna perché vorrebbe la goleada. Ma bastava vincere: in quei mesi bui, bisogna accontentarsi della triade Bettega-Graziani-Causio.
1981: ancora più faticosa la qualificazione a Spagna 1982, avvenuta dopo un micragnoso 1-1 alla Grecia con gol di Bruno Conti in cui il migliore in campo è Franco Selvaggi. Il Comunale di Torino fischia pesantemente Antognoni, tanto che si scrive che ha chiuso con la Nazionale.
1993: dopo due edizioni in cui siamo qualificati di diritto inizia la sagra dell'1-0. La Milano "leghista" si stringe nell'affetto per Sacchi e trascina gli azzurri alla vittoria sull'ottimo Portogallo di Rui Costa e Figo (in panchina). Decisivo Dino Baggio, in fuorigioco.
1997: l'Italia di Cesarone Maldini, subentrato in corsa all'Arrigo, la sfanga attraverso il play-off con la modesta Russia, liquidata 1-0 a Napoli grazie a una zampata di Casiraghi (che però in Francia non ci sarà).
2001: altro Mondiale altro 1-0, a Parma contro l'Ungheria del pigiamato Kiraly, pietrificato sulla splendida punizione di Del Piero che ci manda in Giappone (e purtroppo anche in Corea).
2005: a Palermo, nella notte dei fischioni a Luca Toni, ecco un 1-0 alla Slovenia firmato dai due rosanero Grosso e Zaccardo, entrambi - a loro modo - eroi e protagonisti della successiva estate tedesca.
2009: l'unica qualificazione conquistata in età moderna all'estero arriva dopo questo 2-2 a casa di Trapattoni, a Dublino, con un vertiginoso contropiede Pepe-Iaquinta finalizzato da Gilardino. Essendo campioni in carica ci riteniamo forti, ma forse siamo solo troppo ottimisti.
2013: allo Juventus Stadium vinciamo 2-1 in rimonta sui ceki con Chiellini e il 20° rigore su 20 segnato in carriera da Balotelli, che pochi giorni dopo si farà parare da Reina il 21°. Illusione fortissima che Balotelli possa essere il numero 9 azzurro del decennio.
2017: la tragedia di Italia-Svezia culmina nell'orrore concettuale di baciare il pallone prima di un corner al 95', come se non ci fossero altre idee, altri schemi, altre soluzioni: buttiamola in mezzo e preghiamo Dio. Beh, in effetti era andata proprio così.
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