Una ragazza di 16 anni evacuata da #Mariupol racconta la sua storia.
"Andavamo in bagno, dormivamo e mangiavamo gli avanzi tutto nello stesso seminterrato. Un giorno lo zio Kolya ha preso un piccione. Era il 5o o 6o giorno. L'abbiamo fritto e mangiato. Poi abbiamo tutti vomitato.
"La nostra vicina è morta, e ha iniziato a puzzare. Lo zio Kolya l'ha portata fuori ed è saltato in aria su un tetto. Mamma piangeva tanto. Dopo che è morto il papà, lo zio era il parente più vicino. Ho chiuso gli occhi di mio fratello con la sciarpa di mamma così che non vedesse
" La mamma stava resistendo fino alla fine, ma 3 giorni prima dell'evacuazione è morta. Ho detto a mio fratello che era addormentata e che non si sarebbe svegliata. Ma credo a via capito cos'è successo."
#MariupolGenocide
"Faceva anche paura quando i bambini piangevano, ma non potevano. Non potevamo farci sentire, perché gli occupanti che trovavano le persone nei seminterrati le uccidevano."
#MariupolGenocide
"Sapete cosa fa male?Io pensavo fosse quando ti piace un ragazzo ma tu non piaci a lui. No, invece è quando tua madre ti muore davanti. E tuo fratello che dice - Mamma non dormire, ti verrà freddo. Non visiteremo mai a
la sua tomba, starà nel seminterrato.
"Sapete, credo che tornerò a #Mariupol. Vivrò nello stesso palazzo e porterò i fiori nel seminterrato. Ogni giorno."
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