A mente un po’ più lucida, proviamo ad analizzare il derby sponda nerazzurra [#MilanInter]:
⁃In uscita l’Inter ha alternato un 3+1 classico con Brozovic schermato timidamente da Ketelaere e un 4+2 con Barella o Calhanoglu ad abbassarsi da terzini aggiunti.
⁃La prima soluzione doveva garantire la solita uscita esterna, con i movimenti delle mezzali a liberare la diagonale per le punte. Qualcosina di buono ne è uscito a destra, lo vediamo nell’immagine con lo scambia Dumfries-Barella-Correa e la ricerca del terzo uomo nello spazio.
… A sinistra, la pochezza di Darmian e la giornata no di Calhanoglu, hanno generato solo tante palle perse.
⁃La seconda soluzione sembrava poter facilitare la risalita, ma ha oscurato le ricezioni delle punte e spaccato in due la squadra, apparsa indietro atleticamente
⁃La scelta di attaccare il Milan in campo lungo, abbassando una punta e trascinando fuori posizione i centrali del Milan a turno, poteva avere senso, ma per la prima volta in 4 anni ai nerazzurri è sembrato mancare la condizione, o peggio il personale, per metterla in pratica.
⁃L’inserimento improvvisato, ma figlio di questa idea, di Brozo sul primo goal rimarca la correttezza teorica della scelta ed evidenzia i rischi strutturali che si prende il Milan con i centrali che si ritrovano ben 4 uomini tra loro e Maignan e CDK a rincorrere Brozo per 80m
⁃La scelta comunque estremizzata e il pressing ottimo del Milan, non hanno quasi mai permesso all’Inter di consolidare il possesso nella metà campo avversaria fino all’ingresso di Dzeko e Mkhitaryan. Vista l’ottima occupazione dell’ampiezza e dell’area di rigore, si poteva…
forse essere meno conservativi e provare a mettere in difficoltà la linea rossonera su una zona meno confortevole. A conferma di questo l’occasione di Brozo e il 3-2 nascono da un ribaltamento del campo eseguito con passaggi e movimenti atti a disordinare la linea, fino al cross
⁃Anche le scelte difensive molto conservative hanno pagato solo in parte. Inzaghi ha deciso di buttare più corpi possibile contro Leao e Theo, creando enorme densità da quella parte, ma flottando troppo la linea e portando una sensazione di passività a tutta la fase difensiva.
⁃Al Milan è bastato tenere Leao più largo possibile e fare l’interscambio Theo-Tonali per garantire al centrocampista di Pioli spazio e tempo per trovare le punte, con la linea nerazzurra costretta a scappare e a difendere spesso in parità numerica
Chiudo: i tre centrali sono apparsi troppo in difficoltà, non hanno mai facilitato la manovra in uscita, e la necessità di coprirli negli 1v1 toglie il senso della difesa a tre. Skriniar ancora ha retto, ma De Vrij e Bastoni hanno sofferto terribilmente Giroud, figuriamoci Leao.
Share this Scrolly Tale with your friends.
A Scrolly Tale is a new way to read Twitter threads with a more visually immersive experience.
Discover more beautiful Scrolly Tales like this.