Essendo il giorno in cui il trend-topic è Gubbio, mi sembra sia l'occasione ideale per parlare della squadra di Piero Braglia, squadra costruita con ambizioni importanti nel girone B di #serieC. [Thread]
Anzitutto parliamo del girone B della Serie C che si prospetta entusiasmante per quel che riguarda la lotta per l'accesso diretto alla Serie B. In 6 punti sono raccolte le prime 11 squadre in classifica. Il Gubbio è al momento terzo a parimerito con Rimini ed Entella.
La presenza di Piero Braglia in panchina è un manifesto d'intenti della formazione eugubina, seppur il tecnico toscano è reduce da un'esperienza negativa ad Avellino. Ad eccezione dell'ultima partita a Fiorenzuola, Braglia ha scelto per il Gubbio un 4231 aggressivo.
L'aggressività è data dall'atteggiamento in fase di non possesso, con la squadra che tende ad alzare il baricentro e contestare il possesso avversario sin nella metà campo avversaria. Il dato sul PPDA e sulla challenge intensity la pongono tra le prime squadre dell'intera Serie C
Questo atteggiamento comporta dei vantaggi in fase difensiva, il Gubbio è la squadra che ha subito meno tiri tra tutte le squadre che partecipano alla Serie C. L'altro lato della medaglia è che contro avversari abili tecnicamente questa arma non ha funzionato (vedi Reggiana)
Dopo la doppia sconfitta interna contro Rimini e Reggiana con 4 goal subiti (ne avevano subito 1 fino a quel momento) Braglia nella trasferta di Fiorenzuola si è presentato con un 352 copertissimo per controllare meglio le belle trame della squadra di Tabbiani.
A proposito della squadra di Tabbiani vi consiglio questo thread di @sgavdio sulla formazione emiliana.
Tornando al Gubbio di Braglia, la fase offensiva ruota attorno alla punta centrale Jerry Mbakogu, centravanti classe 1992 che nel 2015 fece le fortune del Carpi di Castori. E' lui il target della manovra eugubina. Il suo fisico viene utilizzato per un gioco diretto...
Ma non è una giocata fine a se stessa: attorno al centravanti ruotano i tre "trequartisti", ossia i giocatori che occupano la zona rifinitura per ripulire le sue seconde palle e/o per attaccare lo spazio creato alle spalle. Quindi il Gubbio costruisce con 6 uomini e invade con 4.
Ultima considerazione sulla rosa che sembra ben bilanciata tra elementi giovani (esempio i trequartisti Di Stefano, Arena e Spina) e di buona esperienza in categoria (Ridolfi in difesa, Rosaia a cc e Vazquez in attacco).
Dal prossimo turno vedremo se il 3-5-2 di Fiorenzuola sia stata una mossa transitoria di Braglia spaventato dalle difficoltà difensive avute contro Rimini e, soprattutto, Reggiana, oppure un cambio di paradigma con una squadra più attendista.
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