Salvatore Miraglia #FR #FBPE #sudinrete Profile picture
Animalista, emigrante e terrone. Cittadino onorario del Comune di Bastione (PR). No DM!

Jan 3, 2023, 18 tweets

Spieghiamo, a chi se ne fosse dimenticato, o non lo avesse mai saputo, chi é e che cosa ha fatto Calderoli durante la sua vita di bravo padano:
É uno dei firmatari del disegno di legge elettorale, poi approvato il 21 dicembre 2005, negli ultimi mesi della XIV legislatura.👇

Tale legge é stata successivamente definita "una porcata" dallo stesso Calderoli, il 15 marzo 2006, durante il programma televisivo Matrix. L'affermazione di Calderoli ha fornito uno spunto polemico al politologo Giovanni Sartori, che definì il meccanismo elettorale con👇

l'appellativo di "Porcellum". Da quel momento, i media e l'opinione pubblica hanno cominciato a usare tale soprannome per etichettare la legge elettorale Calderoli. Il 5 dicembre 2013, i Giudici Costituzionali hanno bocciato la legge nei due punti sottoposti al vaglio di 👇

costituzionalità. Il 15 febbraio 2006 il Ministro Calderoli, in un'intervista televisiva del TG1 sulla libertà di espressione in Europa in seguito alle conseguenze della pubblicazione di alcune caricature di Maometto sul Jyllands-Posten, mostra una maglietta che raffigura👇

Maometto. Il servizio viene ripreso e ritrasmesso da tutti i telegiornali RAI. L'evento suscitò dure reazioni dato che la religione islamica proibisce le raffigurazioni della figura umana in genere, tanto più quella del profeta Maometto. Il 17 febbraio ci fu una violenta 👇

protesta davanti al Consolato Italiano di Bengasi, in Libia, e la polizia libica sparò sulla folla, uccidendo 11 manifestanti. Calderoli si dimette il 18 febbraio 2006, dopo esplicita richiesta dell'intero governo e di tutta l'opposizione, oltre che al richiamo del Presidente 👇

della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi che invoca "comportamenti responsabili" per chi ha "responsabilità di governo". L'episodio della maglietta provoca anche tensioni diplomatiche tra il governo italiano e lo Stato libico. Il consolato italiano a Bengasi non è stato piú 👇

riaperto: dal 2006 l'unica rappresentanza italiana in Libia è rimasta l'ambasciata a Tripoli. A seguito della vittoria dell'Italia ai danni della Francia nella finale del campionato mondiale di calcio 2006, Calderoli ha dichiarato: "Quella di Berlino è una vittoria della nostra👇

identità, dove una squadra che ha schierato lombardi, campani, veneti o calabresi, ha vinto contro una squadra che ha perso, immolando per il risultato la propria identità, schierando negri, islamici e comunisti". I commenti di Calderoli hanno provocato forti proteste👇

dall'ambasciatore francese a Roma: "Le dichiarazioni di Calderoli a proposito della multietnicità della squadra francese sono inaccettabili. Sono scioccato, ma sono certo che a essere rimasti scioccati sono stati soprattutto gli italiani: anche perché alcuni dei giocatori👇

francesi giocano in squadre italiane del nord. Queste affermazioni non possono che provocare reazioni di odio razziale". Nel giugno 2008 ha sostenuto che alcune etnie (con speciale riferimento ai rom) "hanno una maggiore propensione a delinquere". Nel novembre 2009, a seguito 👇

dell'iniziativa popolare svizzera sul bando ai minareti, Calderoli ha sintetizzato "Sì ai campanili, no ai minareti", e che avrebbe voluto che la Svizzera facesse da modello per l'Italia. Nel dicembre 2009 ha attaccato Dionigi Tettamanzi, arcivescovo di Milano, che aveva👇

criticato il sindaco Letizia Moratti per la campagna di sgombero contro i rom, dichiarando che "Tettamanzi con il suo territorio non c'entra proprio nulla, sarebbe come mettere un prete mafioso in Sicilia". Calderoli ha affermato che "gli immigrati musulmani vengono in Italia a👇

chiederci di togliere i nostri crocifissi o di rinunciare al nostro Natale e ai nostri presepi! La porta è sempre aperta: tornino giù nel deserto a parlare con i cammelli o nella giungla con le scimmie!" Nel gennaio 2006, Calderoli affermò: “La civiltà gay ha trasformato la 👇

padania in un ricettacolo di culattoni. Qua rischiamo di diventare un popolo di ricchioni”. Sempre nel gennaio 2006, Calderoli affermò: “Questi culattoni hanno nauseato. Pacs e porcherie varie hanno come base l'arido sesso e queste assurde pretese di privilegi da parte dei 👇

culattoni sono fuori luogo e nauseanti. Nel luglio 2013 Calderoli ha affermato, riferendosi al Ministro Cécile Kyenge, "Amo gli animali, orsi e lupi com'è noto, ma quando vedo le immagini della Kyenge non posso non pensare, anche se non dico che lo sia, alle sembianze di 👇

un orango". In seguito a queste affermazioni il 17 luglio 2013 è indagato dalla Procura della Repubblica di Bergamo con l'ipotesi di reato di diffamazione aggravata dall'odio razziale. Il 14 gennaio 2019 viene condannato in primo grado di giudizio a 18 mesi per diffamazione 👇

con l'aggravante dell'odio razziale, con pena sospesa.
#denunciaancheme
#sudinrete
#noautonomiadifferenziata

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