Come esistono gli pseudobiblia (il Necronomicon ne è un esempio), esistono pure film che non esistono, citando il buon Maccio. Uno dei più famosi è sicuramente Dune di Alejandro Jodorowsky. Il visionario regista cileno si incaponì su questo progetto, anche se non aveva 👇
mai letto il capolavoro fantascientifico di Herbert, e nella sua mente prese vita un film straordinario, pittoresco al limite del grottesco, surreale e con un cast sopra le righe che doveva comprendere Salvador Dalì, Orson Welles, Mick Jagger e la colonna sonora dei Pink Floyd👇
Lo storyboard era del celebre Moebius, effetti speciali e reparto tecnico Dan O’Bannon e Giger (a cui dobbiamo quel capolavoro di Alien) e Chris Fosse, straordinario disegnatore di Space Art. L’idea di Jodo era ambiziosa al limite della follia, ma se quel tipo di ossessione 👇
fu trasformata da Kubrick nella pietra miliare del cinema di fantascienza 2001 Odissea nello Spazio, nel caso del regista cileno si trasformò in un buco nero che risucchiò fondi e creatività. Il costo esagerato del cast, le scene oniriche 👇
che dovevano ottenere lo stesso effetto dell’LDS, l’idea di un film di dieci ore, fece rigettare l’intero progetto dalle case di produzione, senza contare che il regista era per nulla incline ad andare incontro alle altrui richieste. 👇
"È un sogno, non puoi cambiare il mio sogno", dice nel documentario, unica testimonianza, insieme a qualche storyboard sopravvissuto, di questo progetto stravagante... 👇
... anche se l’idea di Dalì come imperatore Padishà seduto su un trono fatto a forma di gabinetto d’oro con delfini sarebbe entrata nella storia del cinema 😉
#chiediallabombetta #dune #dunejodorowski #nerdlovers
Link al documentario
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