18 giugno 2004
Finalmente l'Italia torna in campo. Dopo 4 giorni che son sembrati 4 anni, passati tra scarpe scomode, sputi, processi, analisi sociologiche, abbozzi di formazione e richieste a furor di popolo finalmente si gioca.
Siamo già spalle al muro come spesso ci capita.
Trapattoni ascolta le richieste della squadra e della stampa.
Fuori Zanetti e Camoranesi per fare spazio a Pirlo e Gattuso. Cassano prende il posto di Totti. È una squadra a trazione anteriore poco Trapattoniana.
La Svezia è pressoché la solita che ha tritato la Bulgaria 5-0.
I punti di forza della squadra allenata dal tandem Lagerback - Soderbergh sono le tre stelle Larsson, Ljungberg e Zlatan Ibrahimovic.
Gli azzurri sono una squadra completamente diversa da quella dell'esordio.
Attacchiamo dal primo istante e per venti minuti mettiamo alle corde la Svezia.
Vieri e Perrotta hanno le prime occasioni.
Dopo 25 minuti fa capolino la Svezia, la prima sortita è un pregevole duetto Ibrahimovic - Ljungberg
Non c'è storia in questa prima frazione. Si iscrive alla partita Del Piero che conclude due volte.
Poi finalmente il Gol. Al 37' Pirlo (finalmente in regia) serve Panucci. Il romanista ridicolizza gli svedesi e serve alla perfezione Cassano che gira in rete di testa.
Intervallo. È un primo tempo da sogno. La miglior Italia della gestione Trap. Zambrotta e Panucci arrivano regolarmente al cross serviti da un Pirlo eccezionale.
Gattuso e Perrotta recuperano mille palloni.
Il tridente si intende a meraviglia.
La difesa non concede quasi niente.
La trama non cambia ad inizio ripresa. Ancora Vieri ci prova sull'ennesimo cross di Panucci.
Del Piero si ritrova a tu per tu col portiere tenta un difficile pallonetto.
Praticamente qui finisce la benzina dell'Italia.
Paghiamo il forcing dei primi 50 minuti. Ci abbassiamo di 30 metri.
Trap toglie Cassano e Gattuso per Fiore e Favalli passando ad un prudente 4-4-2 con Zambrotta sulla linea mediana.
Buffon ci tiene a galla con questo intervento su Jonson.
Fuori Del Piero per Camoranesi.
Ci chiudiamo ulteriormente e inevitabile, all'85', arriva il gol del pareggio.
È come se un brutto incantesimo calasse sui nostri che perdono completamente la bussola sul corner di Kallstrom.
Ibra si inventa uno dei suoi primi capolavori.
È un colpo durissimo. Vieri le ha prese tutte (male) di testa. Solo sul diabolico tacco di Ibra non è arrivato. L'ultimo assalto è di Panucci.
Nel pomeriggio la Danimarca ha vinto 2-0 con la Bulgaria.
Non siamo più artefici del nostro destino perché non basterà battere i bulgari.
Col pareggio dal 2-2 in su di Svezia-Danimarca siamo eliminati.
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