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È profonda amicizia essere amico degli amici dell'amico e nemico dei nemici dell'amico (Matteo Ricci 利瑪竇, Dell'amicizia, 1595).

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#23febbraio
#8Marzo
Le ragazze - dimenticate - della Divisione di Difesa Aerea dell'#ArmataRossa nel fronte dell'Ucraina Occidentale (1944).

Quando l'Armata Rossa sconfisse i nazisti nella regione di Kiev, l'88ª Divisione V-PVO venne inviata nell'Ucraina Occidentale a proteggere

i magazzini e gli snodi di trasporto dai raid della Luftwaffe e installarono avamposti di osservazione per individuare l'avvicinarsi dei bombardieri nazisti.
Non sembrava compito difficile, quindi scelsero soprattutto ragazze (e uomini anziani), armate solo di fucili Mosin.

Nessuno poteva immaginare il tragico destino che le attendeva.
Ignoravano che quelle regioni erano controllate dalle bande dei nazionalisti ucraini di Bandera e Shuckhevych, alleati del III Reich ed altrettanto spietati.

I nazionalisti godevano dell'appoggio della popolazione rurale, ricevevano da loro informazioni sulle postazioni di difesa aerea, potevano scegliere luogo e momento dell'attacco, utilizzavano le uniformi dell'Armata Rossa e dell'NKVD e potevano rifugiarsi nelle fitte foreste.

Villaggio di Bagatkivtsi, prima mattina. Entrano 3 sconosciuti. Le ragazze si mettono sull'attenti: in fondo sono ufficiali dell'Armata Rossa. D'un tratto il capitano estrae un'arma. Le ragazze, stordite, vengono legate e condotte nella foresta. Nessuno le rivedrà più...

Ulbaruv. Il sergente maggiore Lyudmila Lebedeva andava a ripristinare la connessione quando una pattuglia dell'"Armata Rossa" uscì da dietro l'angolo. La ragazza corse verso di loro, sorridendo. Il corpo, con tracce di tortura, fu trovato nella foresta il 10 ottobre 1944.

Sarniki (Ivano-Frankivsk) era un vero e proprio focolaio di nazionalismo. Da qui emersero numerosi membri di spicco dell'OUN: Medinsky, Gnilishin, P. Zhmuriy, i Korol, Semyon Klishch, ecc. Molti si arruolarono volontari per la divisione Waffen-SS Galizia.

Gli abitanti del villaggio informarono subito i banderisti che c'erano solo poche ragazze nella postazione. Fu allora che uscirono dai loro nascondigli.
Anna mandò le sue subordinate a riparare il telegrafo. Ma, al posto delle ragazze, vide tornare i combattenti armati dell'UPA.

Anna si sdraiò sul pavimento della torre e si nascose. I banderisti passarono lí accanto senza vederla: erano sicuri di aver catturato l'intero personale dell'avamposto. Poi si udirono le urla delle ragazze, che però si spensero subito.

Anna rimase nascosta una settimana, fino all'arrivo dei soccorsi. Le altre ragazze non furono mai ritrovate. Per aver adempiuto al suo dovere e al suo giuramento, il sergente Anna Fedorovna Ivanova è stata insignita della medaglia "Al merito militare".

#8Marzo
#23Febbraio

Continua....

PS: le fonti sono documenti dell'Armata Rossa declassificati solo 3 anni fa. Tutte questi giovani vite sono state ignorate per decenni anche dalla storiografia ufficiale sovietica.

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