Proseguire la legislatura ha senso solo con uno scenario: in cambio di 13.000 euro al mese ai parlamentari M5s, gli stessi si impegnano a:
1) pareggio di bilancio in 3 anni 2) taglio cuneo fiscale finanziato da aumento IVA e taglio tax expenditure 3) politica pro-Ue costruttiva
4) porti aperti, riforma di Dublino in mini-Schengen, politica di integrazione 5) fallimento Alitalia 6) ok Tav 7) liberalizzazioni a go-go 8) gara per conecessioni balneari 9) abolizione Quota100 subito 10) sostituire reddito cittadinanza con sussidio disoccupazione
11) autorità indipendenti di nuovo indipendenti 12) privatizzazione Rai con gare per servizio pubblico radio televisivo 13) aggregazione banche 14) privatizzazioni che manco sul Britannia 15) ratifica Ceta 16) nessun esponente M5s, Pd o FI al governo
Sennò elezioni.
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Breve ripasso del pensiero semplificato di Pannella sul conflitto israelo-palestinese
1) Israele nell’Unione europea. Perché?
2) Perché la soluzione dei due stati non funziona. Gli stati nazionali non funzionano
3) Israele è democrazia che garantisce diritti di tutti cittadini
4) Israele ha un trend demografico che distrugge le sue fondamenta democratiche. Religiosi ed estremisti di entrambe le parti prevalgono
5) L’Ue garantisce i diritti dei singoli individui: ebrei, musulmani e cristiani e quel magnifico mosaico che è il medio oriente
6) Se dalla logica dell’ideologia nazionale passi a quella della tutela dei diritti individuali, cambia totalmente il paradigma della soluzione al conflitto.
Carico di contraddizioni e follia, il pensiero pannelliano ha una razionalità profonda e umanista.
🚨Ursula von Leyen a Lampedusa presenta l'ennesimo piano d'azione in 10 punti.
Non c'è un solo punto che sia nuovo rispetto ai precedenti piani d'azione.
1) Von der Leyen promette sostegno Commissione, Agenzia per l'asilo europeo e Frontex per registrazioni e identificazioni.
In realtà sono già tutte sul terreno.
2) Von der Leyen promette sostegno per trasferire migranti fuori da Lampedusa e sollecita altri stati membri di usare meccanismo di solidarietà volontario per trasferire i migranti fuori dall'Italia.
Qualche milione di euro e qualche centinaio di ricollocamenti in più.
E ora, dopo lo scoop, spieghiamo i retroscena del memorandum con la Tunisia.
1) Non ha valore giuridico. È un’intesa politica tra Commissione e Tunisia
2) Per negoziare un accordo giuridicamente vincolante, la Commissione avrebbe dovuto chiedere un mandato ai governi dei 27
3) Ursula von der Leyen ha insistito per concluderlo e firmarlo bypassando le perplessità dei servizi della Commissione e di alcuni Stati membri (vedi lettera Borrell)
4) Alcuni governi erano contrari perché Saied aveva lanciato caccia si subshariani
Il memorandum prevede oltre 1 miliardo di aiuti alla Tunisia:
1) Gestione frontiere: 105 milioni. A parte qualche spiccio per i migranti nel deserto, nulla è stato versato.
Serve tempo per i progetti. Ma frattempo 17 motovedette vengono finanziate con vecchi fondi.
2) Sostegno diretto al bilancio: 250 milioni. Dovrebbe essere approvato entro la fine dell’anno. Ma Saied deve accettare alcune riforme legate al finanziamento.
E qui sta il problema. Può un populista nazionalista accettare riforme esterne?
Questa cosa del tedesco che tira il pacco al sovranista italico, che pensava di essere il più furbo di tutti, rende bene l’idea di quanto siano adatti a governare un paese del G7.
🚨Il presidente dell'Eurogruppo, Paschal Donohoe, all'Italia prima dell'Eurosummit sul Mes:
"Importante andare avanti con la piena ratifica della riforma del Mes per assicurare che il Fondo unico di risouzione abbia il tipo di sostegno che l'Ue ha già concordato dovrebbe avere"
Donohoe all'Italia: "L'importanza" della ratifica del Mes "è enfatizzata dai recenti eventi".
"Uno dei prossimi passi che dobbiamo adottare è fare in modo che il legame tra il Mes e il Fondo di risoluzione unico sia in vigore dal primo gennaio 2024".
Donohoe all'Italia: "Dobbiamo assicurare che il Fondo di risoluzione unico abbia il sostegno di cui avrà bisogno in futuro, in particolare dal 2024, per assicurare che se ci sono future difficoltà bancarie, non chiediamo ai contribuenti nazionali di pagare per questo".