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Aug 25, 2019 26 tweets 4 min read Read on X
Mi ricordo bene quel giorno e di come si diffuse la notizia della morte di Jerry Masslo. Si perché sono passati trent’anni esatti dalla morte di Jerry Masslo.
A Villa Literno la notte tra il 24 ed il 25 agosto veniva ucciso Jerry Essan Masslo. Ma chi è Jerry Masslo?
Fugge nel 1988 dall’apartheid sudafricano, che prima gli aveva portato via il padre e poi ucciso il figlio di 7 anni. Decide di partire con suo fratello clandestinamente su una nave cargo.
Scende al primo scalo per prendere delle medicine al fratello, ma quando ritorna la nave è già salpata. Non avrà più notizie di suo fratello. Jerry arriva così in Italia, prendendo un volo per Fiumicino. Atterra il 21 marzo 1988, facendo domanda per ottenere asilo politico.
Dopo due settimane il Governo italiano non gli riconobbe lo status di rifugiato politico, status che veniva concesso solo ai richiedenti dell’est europeo (vigeva ancora una legge risalente al periodo fascista).
E solo grazie ad Amnesty International ed all’intervento dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, viene rilasciato e non accompagnato alla frontiera.
Lo stato italiano gli rilascia un permesso di soggiorno provvisorio “in attesa di emigrazione”.
Jerry Masslo può restare in Italia in attesa del permesso di espatrio. L’Italia è una tappa del viaggio che aveva come arrivo il Canada, che avrebbe accolto la sua richiesta di rifugiato politico. Amnesty International contatta la Comunità di Sant’Egidio per chiedere ospitalità.
. E’ ospite della casa di accoglienza “La Tenda di Abramo”, l’apartheid è ormai alle spalle.
Intanto viene a sapere che c’è lavoro nelle campagne della provincia di Caserta.
E’ faticoso, duro, in nero, sottopagato. Ma è un lavoro. Quindi parte.
Nell’estate del 1988 si sposta a Villa Literno per la raccolta dei pomodori.
Villa Literno, è a 15 chilometri da Lago Patria, paese piccolo, una piazza o poco più.
Nel periodo estivo si raccolgono i pomodori.
Nell’agosto del 1989 , proprio come oggi, ogni mattina, prima dell’alba, centinaia di migrati di diverse nazionalità si radunano nella “piazza degli schiavi”. Lì i caporali reclutano i braccianti. La paga era di 1000 lire a cassetta, oggi è di un euro
Tenendo conto che un bracciante riesce a farne una trentina al giorno. Quando hai bisogno di soldi affronti ore e ore di lavoro con paga da schiavo.E ieri come oggi, le ore di lavoro sono sempre le stesse,14 ore al giorno, nello stomaco un pezzo di pane con il pomodoro o poco più
La notte si dorme per strada, in baracche arrangiate, negli hotel abbandonati o negli scheletri dei palazzi abusivi. Ma in paese sono poco sopportati.
Jerry Masslo dorme in una masseria abbandonata a Villa Literno.
La notte del 25 agosto 1989, quattro ragazzi decidono di rapinare i salari dei braccianti. Arrivano in motorino all'alba, sono armati urlano ai "negri" di consegnare i soldi. In molti corrono verso le campagne, per sfuggire alla rapina. Anche Jerry corre,ma inciampa,
cade quasi in ginocchio davanti ai rapinatori, alza le mani senza consegnare i soldi. Parla in inglese, una sola domanda: "Why?". Quattro pallottole lo colpiscono all'addome. Gli assassini scappano sui motorini. Jerry Masslo resta a terra.
Qualche giorno prima la rubrica “Nonsolonero” del Tg2 trasmise un’intervista a Jerry Masslo, che denunciava le condizioni di sfruttamento e di schiavitù nelle campagne che vanno da Villa Literno a Parete. Ecco le sue parole:
«Pensavo di trovare in Italia uno spazio di vita,una ventata di civiltà,un'accoglienza che mi permettesse di vivere in pace e di coltivare il sogno di un domani senza barriere né pregiudizi. Invece sono deluso.Avere la pelle nera in questo paese è un limite alla convivenza civile
Il razzismo è anche qui: è fatto di prepotenze, di soprusi, di violenze quotidiane con chi non chiede altro che solidarietà e rispetto. Noi del terzo mondo stiamo contribuendo allo sviluppo del vostro paese, ma sembra che ciò non abbia alcun peso.
Prima o poi qualcuno di noi verrà ammazzato ed allora ci si accorgerà che esistiamo.» La Cgil per Jerry Masslo chiese i funerali di Stato, che si tennero il 28 agosto.
La vicenda di Jerry Masslo portò in evidenza la questione immigrazione.
Dalla morte di Masslo nasce un’ondata di solidarietà anti-razzista: il 20 settembre, a Villa Literno si tenne il primo sciopero degli immigrati contro il caporalato al servizio della camorra. Mobilitazioni che porteranno a Roma, il 7 ottobre del 1989, 200.000 manifestanti.
Prima dell’assassinio di Masslo vigeva il principio della “riserva geografica”, la legge Martelli, sarà emanata sull’onda dell’emergenza con un decreto d’urgenza, ridefinendo lo status di rifugiato, elimina la clausola geografica e sancisce il divieto assoluto di espulsione
e respingimento dello straniero verso uno Stato ove possa essere oggetto di persecuzioni. Provvedimento che messo a confronto con leggi successive sembra avanzato e coraggioso. Si capì che l’Italia da paese di emigranti diventava punto di arrivo o transito di migliaia di migranti
Dalla morte di Jerry Masslo ad oggi la situazione dei migranti è notevolmente peggiorata. Personalmente sono cresciuto tra Napoli e la provincia a Lago Patria, dove nessuno si è mai sentito straniero, così l’ho sempre vissuta.
Invece l’Italia intera oggi è un paese razzista, che vuole chiudere i confini, i porti. Leggi sempre più stringenti la Bossi-Fini, la legge Minniti, i Cie o i Cpr, i rimpatri forzati. per non parlare di quelle mediatiche.
Si impone che per l’immigrato in Italia non c’è posto, perché lo straniero delinque, ruba il lavoro (si ma quale lavoro?). L’immigrato è il male. L’immigrazione è diventata la colonna portante di una continua campagna elettorale.
A meno che non si vada nelle campagne di Villa Literno o di Foggia dove sono sfruttati e ridotti a schiavi.
Jerry Masslo così come le centinaia di morti in mare chiedevano solo accoglienza e la speranza di trovare una società più giusta.
Post scriptum: nel 1991, la Corte d’assise di appello condanna gli assassini in via definitiva, riducendo le pene rispetto ai 71 anni complessivi richiesti
Gli Almamegretta dedicarono a Jerry Masslo una canzone stupenda "Scioscie Viento"

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