Arrivo con lentezza, ma arrivo. E poi dirò qualcosa che non riguarda soltanto Lei, a scopo di riflessione comune. In una trasmissione Lei ha detto testualmente: "Il virus in Italia non c'è e quindi è più giusto preoccuparsi dei fulmini, delle alluvioni" .. "Qui oggi uno che
volesse prenderle (infezioni respiratorie) in Italia, che si alza la mattina e dice: Io mi voglio contagiare, non può farlo, di quello è inutile parlarne, però c'è l'influenza." dopo sintesi della Merlino: "Impossibile suicidarsi con il coronavirus, dice Burioni, sappiatelo!
Altri metodi ma non con il coronavirus." Lei: "Ahahahah". Dunque: La7 L'aria che tira è trasmissione molto seguita, e se Lei viene consultato dicendo anche la Merlino: "Vuol dire una parola chiara anche su questo (mascherine) io non me la sono comprata, quindi volevo capire anche
da Lei se questa mascherina è così essenziale o se anche lì c'è un filo di esagerazione" e Lei conferma: "Io non me la sono comprata...(precisazione ovvia, usata solo in ospedale)" capisce che le Sue parole assumono un peso rilevante vista la credibilità assegnata al Suo nome?
Penso ed esprimo qui mia riflessione sul fatto che professionisti, specialmente medici o altri nel campo della ricerca sulla salute, dovrebbero essere poco distratti da tutti questi inviti in televisione, in radio, interviste a giornali, perché anche loro sono esseri umani che
han bisogno di concentrarsi, di riposare nel senso di staccare dallo studio specifico e sentire musica, vedere fiori sbocciare, di dormire possibilmente 8 ore, scrollandosi di dosso la preoccupazione di apparire in ogni dove, l'ansia di prestazione, dover rendere conto a politici
chiedendo poi "Ti è piaciuto?". Ne guadagnerebbe la scienza, le previsioni, non la magia ma l'accuratezza delle informazioni. Quando si elegge un Papa si chiudono tutte le comunicazioni e io non voglio dire questo, ma un po' di riservatezza ed equilibrio sarebbe opportuno.
Scusate se non ho trascritto tutto la7.it/laria-che-tira…
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