Il modello di @istsupsan che ha guidato le decisioni del governo sulla fase 2 è un modello SIR stocastico strutturato per età. Uno dei punti di partenza è questa tabella, che quantifica i contatti medi degli italiani in base a età e luogo del contatto. 1/ 
La suddivisione dei lavoratori in base al settore di attività (es. edilizia, manifattura) si basa su dati INAIL. Il modello fa molte assunzioni: ad esempio ipotizza che i contatti nel tempo libero passino dal 10% (dati Google) al 34% in caso di apertura di bar e ristoranti. 2/
Le simulazioni prevedono due modalità di trasmissione della malattia: uno immagina che siamo tutti ugualmente suscettibili all'infezione, l'altro ipotizza che gli anziani siano più suscettibili della fascia 15-64, che a sua volta è più suscettibile dei bambini. 3/
Il modello ipotizza che sintomatici e asintomatici siamo ugualmente contagiosi, e che il tasso di letalità stimato sia dello 0.657%. Sulla base di questo si stima anche la percentuale di immuni nella popolazione. 4/
Sono stati quindi previsti molti scenari diversi a seconda delle attività aperte (es. edilizia+scuola, oppure edilizia+manifattura ecc), e per ogni scenario sono state eseguite 100 simulazioni a livello regionale. Per ogni simulazione è stato calcolato R0. 5/
I risultati mostrano che l'apertura delle scuole provocherebbe una nuova ondata di contagi e la saturazione delle terapie intensive. Inoltre, in tutti gli scenari che prevedono aumenti dei contatti in comunità si innesca una nuova ondata epidemica. 6/
Le altre conclusioni degli autori sono allegate a questo tweet. Per leggere il PDF completo andate qui: drive.google.com/file/d/1jYLWpS…
