#Colleferro
Ci chiediamo sgomenti come sia potuto accadere che 4 individui abbiano picchiato a morte un ragazzo. Eppure, la risposta è semplice e sta sotto ai nostri occhi:
- non condanniamo gli insulti proferiti da persone a noi vicine
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- minimizziamo sui comportamenti discutibili dei nostri figli
Già, perché i nostri Amici sono migliori, Noi siamo migliori, i nostri Figli sono migliori...
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- passiamo oltre quando ascoltiamo parole piene d’odio
- volgiamo lo sguardo altrove se sentiamo il termine "negro"
- ci giriamo dall'altra parte quando vediamo un uomo maltrattare una donna
Sì, perché il detto vuole: “Chi si fa gli affari propri campa 100 anni”.
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Politici, intellettuali, artisti, veline e velini che fomentano e cavalcano odio e discriminazione sono la rappresentazione di una società malata, imbarbarita e ripiegata su se stessa,
sul culto dell’arroganza,
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sull'involucro al posto del contenuto,
sullo slogan che si erge a “politiké téchne”,
sulla legge del branco,
sul cercare nel “diverso” un colpevole da stigmatizzare,
Abbiamo fallito, e nessuno può chiamarsene fuori.
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