Sono sempre stato contrario alle discussioni sul costo della politica in Italia. L'approccio al tema è sempre stato populista e meramente rivolto al "i politici guadagnano troppo". Il che può anche essere vero, ma non è il punto focale.
Il punto focale, a mio avviso, è ciò che fanno i politici al di là del costo che rappresentano per noi cittadini. La situazione da questo punto di vista è imbarazzante. Abbiamo una classe politica mediamente indegna del ruolo che ricopre.
Indegna perché la politica in questo Paese non è vista come un mezzo per migliorare la società, bensì come punto di arrivo per esercitare potere e raggiungere una soddisfazione personale. Ci sono le eccezioni, ovviamente. Ma sono, appunto, eccezioni.
Ridurre il numero di parlamentari non rappresenta in alcun modo una soluzione a quello che è a mio avviso il problema principale. Anzi, il rischio enorme è quello di tagliare perfino quel poco di buono che c'è.
Ciò che ci serve è uno snellimento dei processi legislativi e, per ogni parlamentare, un abbattimento dei privilegi e riduzioni di compenso. Ridurre il numero non porterà alcun beneficio alla politica se non il semplice "risparmio" che verrà perso nei meandri dei conti statali.
Questi sono i motivi per cui voterò "no".
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Mentana stavolta ha detto una cosa sacrosanta. Provate a cliccare sull'hashtag e leggete cosa stanno scrivendo i bandierini. E poi ditemi se io devo permettere a questa gente di non vaccinarsi, infettarsi e riempire di nuovo gli ospedali.