La sanità è diventata un'odissea.
Mio figlio, 12 anni, sta male. Febbre. Prima bassa poi oltre 39.
La procedura vuole che il pediatra faccia segnalazione sospetto covid.
Intanto il terzo giorno sta peggio. Fitte alla pancia.
Chiamiamo il 118 alle 22.30.
La prima domanda è se ha
La tosse. La risposta è no.
"Allora può stare a casa."
"Ma lui sta male."
"Interveniamo solo se ha difficoltà respiratorie".
"Ma la febbre aumenta e il dolore anche. Sarà un'infezione".
"Interveniamo solo se ha difficoltà respiratorie".
"Ma quindi uno muore?"
"No, se per esempio suo figlio ha un infarto veniamo".
"Ma lui continua a stare male"
"E va bene, se insiste le mando l'ambulanza".
Arrivano. Abbigliamento covid (poverini, non so come facciano).
Ricovero in reparto covid (causa febbre).
Tampone negativo entrambi.
Appendicite.
Vorrei aggiungere che gli operatori 118 e i medici ospedalieri sono stati meravigliosi
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