Ieri come tutti ho letto del video della rapper con il defunto animale domestico (non dico chi e cosa per non mandare il tweet nei risultati di ricerca su di lei, ma ci siamo capiti) e come tutti ho scritto di getto un tweet stupido e superficiale in cui le ho dato in malo modo -
della pazza. Fatto sta che qualche minuto dopo mi sono resa conto di essere ricaduta in una delle dinamiche che mi hanno fatta allontanare inorridita dai social, ho cancellato il tweet e mi sono detta “approfondiamo, vorrei provare a capire questa cosa”.
Ho fatto una semplicissima ricerca sul personaggio e ho scoperto che riti come questo o altri da lei condivisi sui social e criticati dal “grande pubblico” e causa di diverbi che ha avuto con diverse celebrità sono tradizionali nelle religioni dell’africa subsahariana.
Ho letto un po’ della mitologia di queste religioni (simile in molti punti a quella classica greco-romana, in realtà) e francamente l’ho trovata molto interessante. Quello che vorrei dire è che questo tipo di atteggiamento richiede uno sforzo in più rispetto al giudizio,
alla sentenza emessa su due piedi, ma se ci sforzassimo a capire il diverso e avessimo una concezione più tridimensionale di chi siamo e di quali processi ci hanno portati a essere chi siamo forse potremmo avere meno orrore dell’”altro”.
Dovremmo ricordarci ogni tanto anche che è tutto relativo e che cose che magari a noi sembrano normalissime a un altro, con un background culturale e una storia diversi, possono far provare lo stesso orrore che proviamo noi per qualcosa che a lui sembra normale. Fine
• • •
Missing some Tweet in this thread? You can try to
force a refresh
Ho preso appuntamento per tornare liscia, da questo momento indietro non si torna
All I can do is put on a brave face cit. Michael Scott
La cosa più tragicomica è che per spiegare l’effetto che vorrei uso foto di Dua Lipa e Jessica Alba come se per somigliare a loro mi bastassero i capelli dio mio