Il Giro d'Italia 2022 partirà, come era noto da tempo, da Budapest, capitale dell'Ungheria 🇭🇺. Sarà la 14esima volta che la Corsa Rosa partirà fuori dai confini nazionali. Quali sono state le grandi partenze dall'estero nella storia del #Giro? 🗺️ A Thread 👇 #VentagliThread
La prima partenza dall'estero nella storia del Giro d'Italia avvenne nel 1965 da San Marino 🇸🇲. Quella edizione della corsa fu vinta da Vittorio Adorni mentre a trionfare nella prima tappa, la San Marino - Perugia, fu Michele Dancelli 📸
L'anno successivo (1966) la partenza avvenne da Montecarlo 🇲🇨. La presentazione delle squadre (in notturna) fu trasmessa in Eurovisione alla presenza del Principe Ranieri e della Principessa Grace. La prima tappa, la Montecarlo - Diano Marina fu vinta da Vito Taccone.
Il 1973 è l'anno del Belgio 🇧🇪. E non a caso furono proprio i corridori belgi a monopolizzare la corsa, aggiudicandosi 13 tappe e la maglia rosa con Merckx. La Principessa Paola di Liegi fu starter d'eccezione della prima tappa a Verviers.
Il 57esimo Giro d'Italia (1974) partì da Città del Vaticano 🇻🇦 con tanto di punzonatura nel cortile di San Damaso. I corridori partirono rendendo omaggio a Sua Santità Paolo VI. Tra le immagini rimaste nella storia del #Giro c'è quella del Papa in piedi fra Merckx e Gimondi
Nel 1996 le prime tre tappe si svolsero in Grecia 🇬🇷 per celebrare il centenario dei Giochi Olimpici dell'era moderna. Le prime tre tappe in linea furono vinte rispettivamente da Silvio Martinello ad Atene, Glenn Magnusson a Lepanto e Giovanni Lombardi a Giannina.
Una sola tappa all'estero nel #Giro d'Italia vinto da Marco Pantani nel 1998. Quella edizione della corsa rosa prese il via da Nizza 🇫🇷 con una cronometro individuale di 7km che fu vinta da Alex Zulle con un solo secondo di vantaggio su Honchar.
Nel 2002 in omaggio all'Ue 🇪🇺 e all'introduzione dell'Euro, la corsa prese il via da Gröningen 🇳🇱, attraversando successivamente Germania, Belgio, Lussemburgo e Francia prima di rientrare in Italia. Il prologo fu vinto da Dominguez mentre la prima tappa in linea da Cipollini 📸
Nel 2006, per la seconda volta nella sua storia, il #Giro prese il via dal Belgio, precisamente da Seraing, in Vallonia, per commemorare il 50° anniversario del disastro di Marcinelle, in cui persero la vita 136 minatori italiani. Si snodó in territorio belga per 4 giorni 🇧🇪
Dal 2010 al 2018 le partenze dall'estero si sono succedute a cadenza biennale.
Nel 2010 la partenza è avvenuta ad Amsterdam, Paesi Bassi 🇳🇱, con una cronometro individuale vinta da Wiggins 📸 e due tappe in linea con arrivi a Utrecht e Middelburg.
Il 2012 è l'anno della Danimarca 🇩🇰. La partenza è avvenuta da Herning con una breve cronometro individuale vinta da Phinney. Le due tappe successive, entrambe caratterizzate dal forte vento, si risolsero con delle volate di gruppo e furono vinte da Cavendish 📸 e Goss.
Nel 2014 la partenza è avvenuta da Belfast con una crono a squadre vinta dalla Orica GreenEdge. È stata la prima volta che il Giro ha preso il via dall'Irlanda del Nord. Dopo la seconda tappa, disputata anch'essa a Belfast, la terza si è conclusa a Dublino, in Irlanda.📸 TDWSport
Il Giro del 2016 scattò invece da Apeldoorn, nei Paesi Bassi 🇳🇱, con una cronometro individuale vinta da Tom Dumoulin. Seguirono poi altre due tappe in territorio olandese con arrivi a Nijmegen e ad Arnhem e furono vinte entrambe da Marcel Kittel.
Chiudiamo con il 2018 e Gerusalemme, la prima volta di un grande giro al di fuori dall'Europa 🇮🇱. La prima frazione fu una cronometro individuale di 9,7km a cui seguirono altre due tappe in territorio israeliano con arrivi a Tel Aviv 📸 e a Eilat, vinte entrambe da Viviani
“Quando ho iniziato a lavorare per A.S.O. nel 2004, la prima cosa che ho scritto sul mio computer è stata: Objectif Puy de Dôme”
Christian Prudhomme, direttore generale del Tour de France racconta questo aneddoto spesso e volentieri.
Recentemente in un articolo sul settimanale de @lequipe: “Visibilmente emozionato parla anche di una promessa, fatta alla sorella prematuramente scomparsa, dalla cui finestra della cucina a Clermont Ferrand, si vedeva il vulcano dormiente”.
Quando guardiamo una gara di ciclismo siamo soliti osservare i passi alpini nella loro versione estiva. Ma come si trasformano questi passi durante il periodo invernale? ❄️☃️❄️
Se zoomate l'immagine dovreste riuscire a scorgere la scritta Passo del #Mortirolo sulla stele posta in cima al passo. Quanto fa strano vederlo in queste vesti?
Il 10 aprile 2016 nel velodromo di Roubaix gli occhi sono tutti puntati su Tommeke.
Con Cancellara e Sagan fuori dai giochi, la 5ª vittoria sembra già scritta.
Il record già fissato.
Secondo voi quali sono le fotografie più iconiche della storia del ciclismo? Noi ne abbiamo selezionate venti. Ve le mostriamo in questo thread 👇#20fotografie
#1. Maurice Garin, fotografato prima della partenza del Tour de France 1903. (📸 Roger Viollet/Getty Images)
#2. Hippolyte Aucouturier vinse il secondo Tour de France nel 1904 ma in seguito fu squalificato perché stipulò accordi con la maggior parte dei corridori partecipanti. #20fotografie
(📸 Branger/Roger Viollet/Getty Images)
#3. Octave Lapize a piedi sul Tourmalet, 1910. Era la prima volta che al Tour de France venivano scalati i Pirenei. #20fotografie (📸 Welovecycling)
Pur mantenendo lo stesso schema di base, le biciclette si sono evolute moltissimo nel corso degli anni. In questo breve thread vediamo come sono cambiate le biciclette da corsa dal 1900 fino ai giorni nostri. #Ventagli
In foto una Alcyon del 1910 con il telaio in acciaio di colore azzurro tipico dei cicli corsa Alcyon. #Ventagli
(📸Sito web Troppebici)