Quindi, cambia il #desi2021 per adattarsi al #DigitalDecadeCompass, il programma decennale di trasformazione digitale nella UE. I settori passano a quattro: capitale umano, connettività, integrazione della tecnologia digitale, servizi pubblici digitali, per un totale di 33 1/n
indicatori. Scompare, come settore autonomo, l'uso dei servizi internet. Il Digital Decade affianca, ora, la rilevazione DESI, sempre con cadenza annuale, con identica struttura (per omogeneità di dati e risultati). Il DESI nazionale riporta, poi, anche il necessario 2/n
collegamento agli interventi sul digitale del #PNRR. Resta la forte criticità sul capitale umano (leggi competenze di base), che a livelli dell'intera UE aumenta di soli 2 punti percentuali dal 2015, lontanissimo dall'obiettivo al 2030 3/n
Diversamente dall'edizione 2020, la banda larga mobile ha un peso maggiore (è incluso il 5G), così come sono stati ribilanciati i pesi degli indicatori relativi alle tecnologie digitali per le imprese e alla tecnologia digitale (con l'obiettivo di valutarne l'intensità) 4/n
Ancora importante il divario di genere nelle competenze digitali specialistiche (sono donne solo il 19% degli specialisti ICT, dato stabile negli ultimi anni), mentre è ridotto a circa il 4 % il gap di genere nelle competenze di base. L'obiettivo al 2030 è la convergenza 5/n
ma, a livello globale, siamo al quintultimo posto (per i dati di dettaglio, vi invito a leggere integralmente il #WID, Women in Digital, pubblicato contestualmente al DESI) 6/n
Il set di indicatori sull'uso dei servizi internet, pur non integrato nel report, è comunque ancora reperibile tramite lo strumento di visualizzazione dati messo a disposizione (sempre per ulteriori approfondimenti) 7/7
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