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<< È con grande dispiacere che mi trovo costretto a rifiutare il premio che mi è stato assegnato dal Torino Film Festival, un premio che sarei stato onorato di ricevere, per me e per tutti coloro che hanno lavorato ai nostri film. I festival hanno l'importante funzione di >
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> promuovere la cinematografia europea e mondiale e Torino ha un'eccellente reputazione, avendo contribuito in modo evidente a stimolare l'amore e la passione per il cinema.
Tuttavia c'è un grave problema, ossia la questione dell'esternalizzazione dei servizi che vengono >
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> svolti dai lavoratori con i salari più bassi. Come sempre, il motivo è il risparmio di denaro e la ditta che ottiene l'appalto riduce di conseguenza i salari e taglia il personale. È una ricetta destinata ad alimentare i conflitti. Il fatto che ciò avvenga >
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> in tutta Europa non rende questa pratica accettabile.
A Torino sono stati esternalizzati alla Cooperativa Rear i servizi di pulizia e sicurezza del Museo Nazionale del Cinema (MNC).
Dopo un taglio degli stipendi i lavoratori hanno denunciato intimidazioni >
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> e maltrattamenti. Diverse persone sono state licenziate. I lavoratori più malpagati, quelli più vulnerabili, hanno quindi perso il posto di lavoro per essersi opposti a un taglio salariale.
Ovviamente è difficile per noi districarci tra i dettagli di una disputa >
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> che si svolge in un altro Paese, con pratiche lavorative diverse dalle nostre, ma ciò non significa che i principi non siano chiari. In questa situazione, l'organizzazione che appalta i servizi non può chiudere gli occhi, ma deve assumersi la responsabilità >
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> delle persone che lavorano per essa, anche se queste sono impiegate da una ditta esterna.
Mi aspetterei che il Museo, in questo caso, dialogasse con i lavoratori e i loro sindacati, garantisse la riassunzione dei lavoratori licenziati e ripensasse la propria >
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> politica di esternalizzazione.
Non è giusto che i più poveri debbano pagare il prezzo di una crisi economica di cui non sono responsabili. Abbiamo realizzato un film dedicato proprio a questo argomento, "Bread and Roses". >
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> Come potrei non rispondere a una richiesta di solidarietà da parte di lavoratori che sono stati licenziati per essersi battuti per i propri diritti? Accettare il premio e limitarmi a qualche commento critico sarebbe un comportamento debole e ipocrita. >
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> Non possiamo dire una cosa sullo schermo e poi tradirla con le nostre azioni. Per questo motivo, seppure con grande tristezza, mi trovo costretto a rifiutare il premio. >>
Ken Loach
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1/4 I liberali conservatori De Tocqueville e Bastiat scrivevano a chiare lettere, due secoli fa, che bisognava impedire ai licei di proliferare e che si dovevano diffondere soltanto le scuole tecniche perché lo studio delle materie umanistiche produce >
2/4 > pericolosi uomini pensanti di sinistra. Tocqueville in "La democrazia in America" espone la teoria secondo cui le aberranti (per i reazionari come lui) idee socialiste sono il frutto diretto dello studio delle materie classiche, che quindi vanno messe all'indice. >
3/4 > A parte il dilemma di come non si vergognino a definirsi liberali e democratiche persone con simili idee religiosamente oscurantiste, >