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Mar 7 59 tweets 14 min read
Guccini è anticomunista da sempre. Un thread musicale per distrarmi da questa giornata di merda.

Nonostante tutto non posso smettere di amare Guccini, quindi mò vi spiego per filo e per segno che lui certe cose le ha sempre dette e siamo stati noi a non ascoltare.
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Il primo disco, anno 1967, presenta ben 3 canzoni in cui il comunismo entra in una maniera o nell'altra.

L'atomica cinese, che unisce l'immaginario antinucleare a un certo immaginario orientalista (che ritornerà poi in Asia, Bisanzio, Venezia...)
open.spotify.com/track/6HgE8rd5…
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Il 3 dicembre del '39

Canzone sul trasformismo in cui il comunismo è una delle tante frasi passate dal protagonista, in cui riecheggia già la polemica sui partigiani che sparano troppo dopo la guerra
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open.spotify.com/track/4KgbuRi4…
Il sociale e l'antisociale
"La lotta delle classi sol mi va
Per far bella figura in società"
4/
open.spotify.com/track/4oocVo1M…
1970, album Due Anni Dopo

Primavera di Praga.

"Dimmi chi sono quelli uomini lenti
Coi pugni stretti e con l'odio tra i denti"

No, Guccini non si schiera per il socialismo dal volto umano, si schiera contro il socialismo.
open.spotify.com/track/23l4Yms9…
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Stesso album, Giorno D'Estate

La canzone non parla direttamente di comunismo ma segnala già nel '70 la distanza dalla concezione militante di altri colleghi.

"I manifesti sono visi di carta
Che nessuno più legge e che nessuno più guarda"

6/
open.spotify.com/track/4RUAc2Yt…
BONUS TRACKS
Nel '70 esce anche L'Isola Non Trovata.

Si trova Il Tema, vero e prorio manifesto poetico in cui dice "cantare il tempo andato / sarà il mio tema / perché nel tempo uguale / sempre è il problema" chiarendo che gli frega zero di fare politica.
7/
Qui Il Tema: open.spotify.com/track/6OBfrBBz…

E qui Asia, di cui dicevo sopra, nella bellissima versione dei Musici con Marangolo che si libera dal ruolo di accompagnatore: open.spotify.com/track/2qAKIOkV…

8/
Anno 1972, Radici è IL disco di Guccini.

C'è ovviamente La Locomotiva, storia romanzata di un ferroviere che dirotta una locomotiva a inizio '900. Quello che è un gesto folle viene trasfigurato in un gesto politico consapevole, l'angelo dello storia di Benjamin che vendica
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"una rabbia antica / generazioni senza nome / che urlavano vendetta / gli accecarono il cuore".

La ballata è proverbialmente infinita, con un crescendo retorico che in mano a qualcun'altro collasserebbe su se stesso.
Diventa la chiusura dei concerti, il momento in cui
10/
Il pubblico può alzarsi e commuoversi col pugno chiuso.

Ma per il discorso che stiamo facendo qui bisogna notare che i richiami sono alla "fiaccola dell'anarchia".

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open.spotify.com/track/1tnd8s6d…
Sempre su Radici appare la struggente Canzone Della Bambina Portoghese, in cui ripete un'altra volta quel che pensa della politica organizzata:

"E tutti, sai, ti san dire come fare
Quali leggi rispettare, quali regole osservare
Qual è il vero vero"
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Qualche anno più tardi dirà esplicitamente che si riferiva all'emerge dei gruppi armati.
13/
open.spotify.com/track/2koZlshO…
Anno 1974, Stanze Di Vita Quotidiana.

In Canzone Delle Osterie Di Fuori Porta ribadisce il suo distacco
"Dimmi se son fa condannare / se mi nascondo sempre più" rispetto a una situazione in cui "sono caduti i fuori e son rimasti / tristi simboli di morte".
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Già con questa canzone Guccini aggiunge uno strato ulteriore, la nostalgia per quando la politica era altro dalla militanza.
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open.spotify.com/track/7ESlLwX4…
Anno 1976, album Via Paolo Fabbri 43

In Canzone di Notte n.2 altro passaggio sull'essere anarchico/libertario.

"Gli anarchici li han sempre bastonati
E il libertario è sempre controllato dal clero, dallo Stato"
16/
open.spotify.com/track/3zZRIsVg…
Stesso disco, L'Avvelenata prende un'altra volta le distanze dalla figura del cantautore politico:
"Voi critici, voi personaggi austeri, militanti severi, chiedo scusa a vossìa
Però non ho mai detto che a canzoni si fan rivoluzioni, si possa far poesia"
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"Io tutto, io niente, io stronzo, io ubriacone, io poeta, io buffone, io anarchico, io fascista
Io ricco, io senza soldi, io radicale, io diverso ed io uguale, ne8ro, ebreo, comunista"
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open.spotify.com/track/4RAYvDsS…
Anno 1978, Amerigo politicamente è un disco strano.

Per la prima volta c'è una canzone in cui c'è qualcosa che assomiglia a un ethos rivoluzionario: Le Cinque Anatre:
"Cinque anatre andavano a sud
Forse una soltanto vedremo arrivare
Ma quel suo volo certo vuole dire
19/
Che bisognava volare"
E infatti canzone di cui ha più volte disconosciuto la morale e (credo) mai eseguita dal vivo.
open.spotify.com/track/2nVtgiR0…

Altra canzone in cui la politica si intreccia con i ricordo personali è chiaramente Eskimo. La canzone che porta il nome
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del cappotto preferito dai militanti parla invece di come Guccini abbia surfato attorno agli anni della contestazione:

"Infatti i fiori della prima volta non c'erano già più nel sessantotto,
Scoppiava finalmente la rivolta oppure in qualche modo mi ero rotto,
21/
Tu li aspettavi ancora,
Ma io già urlavo che Dio era morto, a monte, ma però
Contro il sistema anch'io mi
Ribellavo cioè, sognando Dylan e i provos..."

open.spotify.com/track/44Dwei4K…

I provos erano un movimento anarchico olandese dedito ad azioni provocatorie
22/
come fare un esproprio travestiti da Babbo Natale per dimostrare ai bambini che la polizia era cattiva perchè arrestava, appunto, Babbo Natale.

Ma andiamo avanti con 100 Pennysilvania Avenue, canzone in cui si racconta del travagliato rapporto con un'americana in cui
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la politica entra come litigio con la di lei famiglia kennedyana in cui "l'Italiano istrione" evoca la rivoluzione ma solo come provocazione contro il liberal-progresso americano.
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open.spotify.com/track/3VZduftH…
C'è in Amerigo, uno dei pezzi più e quindi sottovalutati di tutta la carriera gucciniana, un riferimento politico allo zio partito per l'America con "ancora vaghe idee di socialismo" e ritornato (lo dice in interviste successive) democristiano. Oltre a questa parabola,
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la canzone è permeata dall'americanismo di Guccini
"L'America era allora, per me i G.I. Di Roosvelt, la quinta armata
L'America era Atlantide, l'America era il cuore, era il destino
L'America era Life, sorrisi e denti bianchi su patinata
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L'America era il mondo sognante e misterioso di Paperino"

open.spotify.com/track/5GaDF709…
27/
Anno 1981, album Metropolis

La canzone Bologna tocca con un solo tremendo passaggio la strage della Stazione

"Bologna capace di vita, capace di morte"

open.spotify.com/track/2dzUgGoh…

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In compenso con Lager un altro attacco al mondo comunista

"Cos'è un lager?
Il fenomeno ci fu. E' finito!
Li commemoriamo, il resto è un mito
L'hanno confermato ieri giù al partito
Chi lo afferma è un qualunquista cane"
29/
"Cos'è un lager?
E' una cosa sporca, cosa dei padroni
Cosa vergognosa di certe nazioni
Noi ammazziamo solo per motivi buoni
Quando sono buoni? Sta a noi giudicare"
open.spotify.com/track/0OFqqB37…
30/
Per tutti gli anni '80 Guccini non parla di politica. Dobbiamo fare un fast forward fino agli anni '90.

Nel frattempo succedono alcune cose.
Si stabilizza attorno a Guccini una live band che assume sempre più compiti di composizione, Guccini comincia a scrivere testi
31/
a quattro mani o a cantare testi di altri.
E ovviamente la caduta dell'URSS, lo scioglimento del PCI, il riflusso. Guccini entra nel pantheon di una sinistra che cerca di ricostruire un'identità al di là del comunismo. Un'identità in cui i consumi
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culturali importano tantissimo e sono fondamentali per rassicurare chi ha un passato più o meno organizzato di essere "ancora di sinistra" mentre segue tutta la trafile PDS-DS-PD.
La stessa parola "comunismo" diventa un po'
33/
una parolaccia e un po' il vago contenitore di tutte le spinte idealistiche giovanile. Una costruzione tenuta insieme col fil di ferro e lo spago (per citare il Guccini degli anni '90) ma che è comunque abbastanza efficacie per tenere insieme ex anarchici, ex PCI
34/
ex PSI, ex autonomi etc etc

Ma torniamo ai testi di Guccini.
Anno 1993, album Parnassius Guccinii.

Per la prima volta Guccini parla esplicitamente bene di una comunista, nella Canzone Per Silvia, dedicata a Silvia Baraldini, condannato a 45 anni negli USA per la
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sua partecipazione al Black Liberation Army con cui partecipò all'assalto al carcere per la liberazione di Assata Shakur. Gli anni '90 erano ancora anni in cui la sinistra diffusa poteva mobilitarsi per quello che era per molti versi l'equivalente americano delle BR.
36/
Guccini sfoggia un antiamericanismo che tornerà spesso negli successivi.

"L'America è una statua che ti accoglie e simboleggia, bianca e pura
La libertà, e dall'alto fiera abbraccia tutta quanta la nazione
Per Silvia questa statua simboleggia solamente la prigione
37/
Perché di questa piccola italiana ora l'America ha paura
Paura del diverso e del contrario, di chi lotta per cambiare
Paura delle idee di gente libera, che soffre, sbaglia e spera
Nazione di bigotti! Ora vi chiedo di lasciarla ritornare
38/
Perché non è possibile rinchiudere le idee in una galera"

open.spotify.com/track/3bvfHGji…

Sempre in Parnassius troviamo esempi di come Guccini, dopo aver passato gli anni '70 a rifiutare il ruolo di cantautore politico, dagli anni '90 si trovi a suo agio nell'intervenire
39/
sull'attualità.
Abbiamo così Nostra Signora Dell'Ipocrisia con un discorso su Tangentopoli, la corruzione della classe politica etc.
open.spotify.com/track/2Y04YvcL…
40/
Anno 1996. Album D'Amore, Di Morte E D'Altre Sciocchezze.

Qui si inaugura una piccola tradizione del tardo-guccinismo: la canzone che mescola riferimenti letterari e politici.
In Cirano, scritta insieme a Beppe Dati, la storia letteraria viene affiancata alle invettive
41/
come
"Coraggio liberisti, buttate giù le carte
Tanto ci sarà sempre chi pagherà le spese
In questo benedetto, assurdo bel paese"
42/
open.spotify.com/track/4TvXV9Ad…
Anno 2000, album Stagioni

Questo è probabilmente l'apice del "Guccini cantante da comunisti".

Guccini riprende alcuni versi scritti all'epoca della morte di Che Guevare e li trasforma in Stagioni, una canzone in cui più che parlare di Che Guevara si parla dell'ambiente
43/
culturale.

"E qualcosa negli anni terminò per davvero
Cozzando contro gli inganni del vivere giornaliero
I Compagni di un giorno o partiti o venduti
Sembra si giri attorno a pochi sopravvissuti"
open.spotify.com/track/6bE1CENi…
44/
Certo, cozza un po' con tante canzoni in cui ha rifiutato il ruolo di militante, ma come dicevo sopra, Guccini è ormai diventati il cantore di un certo ambiene culturale che cerca di amalgamarsi attorno a un ricordo degli anni '70 piuttosto che attorno a una continuità.
45/
Altra canzone con riferimenti politico-letterari, è Don Chisciotte, scritta ancora con Beppe Dati. Il testo a dialogo tra Don Chisciotte (Guccini) e Sancho Panza (il chitarrista Biondini) si conclude con Sancho Panza che abbandona il materialismo per una lotta impari
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e romantica
"In un mondo dove il male è di casa e ha vinto sempre,
Dove regna il capitale, oggi più spietatamente"
47/
open.spotify.com/track/3YmBcOz5…
Anno 2004, album Ritratti.

Altra canzone dotta-politica, con Beppe Dati, Cristoforo Colombo in cui si recuperare l'antiamericanismo:

"Dove da una prigione a una luna d'amianto "l'uomo morto cammina"
Dove il Giorno del Ringraziamento, il tacchino in cucina
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E mentre sciami assordanti d'aerei circondano di ragnatele
Quell'inutile America amara leva l'ancora e alza le vele"
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open.spotify.com/track/1FEQMwlz…
Se Stagioni era stata una canzone sul tempo che passa, Canzone Per Il Che è invece davvero una canzone su Che Guevara, tradotta dall'originale di Vazquez Montalban da Biondini.
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open.spotify.com/track/6Lld5N17…
Ovviamente Guccini ci tiene a differenziarsi dall'evidente ammirazione di Biondini: va bene il Che, ma che sia un simbolo vago.
51/ Image
Altra canzone di "attualità" è Piazza Alimonda.
Anche qui, la vicenda di Genova2001 più che essere trattata come evento militante diventa un simbolo vago (off topic: come stelle dell'orsa)
Questa volta un simbolo di giovinezza:
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"Uscir di casa a vent'anni è quasi un obbligo, quasi un dovere
Piacere d'incontri a grappoli, ideali identici, essere e avere"
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open.spotify.com/track/10cs6NpB…
Nel 2010 esce una raccolta con una canzone inedita dedicata a Ingrid Betancourt che credo di non aver mai sentito e continuerò senza sentire.
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Arriviamo all'ultimo album, L'Ultima Thule, anno 2012.

Ancora una canzone dotta-politica scritta con Beppe Dati, Quel Giorno Di Aprile, che ricordo perfettamente in linea con la retorica resistenziale che ormai va per la maggiore nella sinistra diffusa ma di cui non cito
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nulla perché non ricordo il testo.

Di ben altra portata è Su In Collina, traduzione di una poesia dialettale in cui mette il becco ancora Biondini.

"Era della brigata il Brutto su in collina
Ad un incrocio forse c'era già
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E insieme all'altra stampa clandestina
Doveva consegnarci "l'Unità"

open.spotify.com/track/5i1qtshA…

C'è anche un'altra canzone sinistrese su Berlusconi, ma risparmiamocela.
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CONCLUSIONI: prendercela oggi con un Guccini anziano e ritirato a vivere in appennino perché sulla guerra in Ucraina gli fa venire fuori il suo anti sovietismo è ingiusto. Lui ci ha sempre detto quello che pensa e molti di noi l'hanno ascoltato selettivamente.
58/58
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