Premesso che #greenpass e #obbligovaccinale per una cosa che si cura(va) sono cose aberranti, avvilirsi perché il gp viene definito "sospeso" e non cancellato (Costa e altri) è comportamento cugino del "nonvivotopiùh": purtroppo c'è da essere attenti ogni giorno. 1/n
Desiderare che una battaglia sia quella risolutiva è na cosa un po' da ragazzino, o da grillino: si fatica na volta, e poi però basta eh! poi non rompetemi più i coglioni!
La Famiglia, la Patria e l'Anima sono delle cose serie, che richiedono disciplina e lotta per gli ideali 2/n
e lavoro costante non solo per ottenere qualcosa, ma anche per preservarla: se il greenpass è solo sospeso, ma siamo determinati a evitarne l'utilizzo con le nostre azioni, esso non funziona più; se non siamo ostinati, anche se cancellato, ne spunterà uno diverso 3/n
La solita attesa messianica di qualcosa che uccida chi è considerato nemico, per poi tornarsi ognuno a farsi i cazzi propri. Invece credo che vada mantenuto sempre il punto, evidenziando storture, ed erodendo il terreno delle menzogne, per lasciare solo le falsità 4/n
Si intuiva che fossero strumenti sbagliati? Alcuni di noi sì, ma starnazzando e incazzandoci ci siamo dipinti così: 🎯, allontanando possibili alleanze e riflessioni. La forza delle idee non si esercita dando patenti di coglionismo all'altro (non siamo piddini) 5/n
né tantomeno stando sul divano o ermegendo dal fondale del lago per ingozzarci della pastura dei prossimi #movimentidoorypoory: valutare rappresentanti con fattori emotivi ha sempre vellicato chi vuole mantenere tutto uguale, così da stroncare i cambiamenti di paradigma 6/n
Qualcuno zompetta all'idea che un partito perda consensi, obbligato a vestire il tessuto georgette. E vabbe': così come chi da tempo non ha legittimazione popolare fa ciò che vuole, alla stessa maniera si avvertiranno le categorie che modificano gli assetti economici 7/n
con ciò che si ha a disposizione: la maggiore solidità e velocità deriveranno dal sostegno del voto, che non si esprime dal divano, né un'unica volta al seggio elettorale, ma in ogni occasione in cui si possa esprimere la propria opinione. Idem per respingere le coercizioni 8/n
che hanno contraddistinto questo periodo, a mio parere volte alla repressione dell'inflazione e alla riduzione delle conquiste lavorative.
Più di un solo passo (sospensione gp) conta la direzione verso meno restrizioni, descrivendone con giudizio errori e contraddizioni 9/n
quelli che si credono #djusty o #dooryepoory sono della stessa famiglia, e cioè ciò che erano quelli che hanno imposto ricatti, distruzione della Sanità/Scuola/Stato: anche costoro avranno fatto almeno una battaglia (focus.it/scienza/salute…), ma poi si sono addivanati 10/n
"perché tanto che me ne frega? io ho fatto ma non cambia niente...ah ma se ci fossi io andrebbe meglio!", masturbando l'idea di essere potenzialmente validi, rimandando all'infinito gli esami delle proprie capacità. @lecoperture racchiuse tutto in #combattere 11/n
@lecoperture che non è punto d'arrivo, ma percorso perpetuo per essere individui e cittadini. Per quanto mi riguarda, ogni cm in più di Libertà guadagnata, conquistata e custodita è motivo di orgoglio e maggiore determinazione per riprenderci ciò che è e che avrebbe dovuto essere nostro 12/12
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Se alcuni pensatori ora rifiutano il dubbio (= "Russia il male; Nato buona"), quando qualche settimana fa hanno fatto scuola su libertà e riflessione...
- devono dire così
- lo credono
- esagerano volutamente per insinuare il dubbio, per contrasto (punto 1)
Mi piace pensare sia la 3, ma credo sia la 2, causata dalla 1.
Non si può essere d'accordo su tutto: per quello dobbiamo bastarci noi a noi stessi.
Di certo sperare in un salvatore esterno che risolva i tuoi problemi è l'immobilità con altri mezzi
L'utilità non deve coincidere con la morale: essendo deboli e indeboliti, dobbiamo cogliere le opportunità collaterali, per guadagnare terreno nel settore energetico del Mediterraneo, la demolizione della globalizzazione e del progressismo. Meno facciamo sulla questione, meglio è
@2631925@ConteAlmaviva@dlfabbri All'università avevo docenti di letteratura greca bravi. Uno di questi tenne un corso sugli storici di Alessandro e su Polibio, sottolineando come ognuno sia figlio del proprio tempo. Così come per lui non si può tranciare Erodoto perché secondo noi ha un metodo non tucidideo
@2631925@ConteAlmaviva@dlfabbri In particolare si fecero dei confronti sull'episodio dell'oasi di Siwah, e di come fosse necessario rendere l'evento ora un'emanazione del dio Ammone, ora un evento più razionale: dipendeva dalla destinazione. Non so se lo disse proprio questo docente, o se
@2631925@ConteAlmaviva@dlfabbri lo lessi in "Il senso della storia antica" di Bontempelli, ma è la società a creare gli uomini che poi faranno opere che possano modificare in parte la stessa. Nel volume citato si insiste molto sui mutamenti economici che modificarono il resto (per me notevole anche il libro su
Approfitto del viaggio in pullman per scrivere alcune cose:
Al #goofy 9 si parlò del problema rappresentato dal conformismo. Ero abbastanza consapevole, ma questi anni mi hanno fatto pensare che la perdita di diritti acquisiti (e dimenticate le battaglie) derivi dalla comodità
Non ci sono piani alti, grandi resetti, e minchiate spirituali. Non come primo punto, ma forse penultimo: giusto il posto per renderlo folklore e screditare i gonzi (ma buoni) che ci cascano.
Per me è un insieme di cose soprattutto il mantra della limitatezza delle risorse
In nome di questa bugia, e delle altre menzogne che fanno paragoni con Stato = famiglia, si fanno accettare contratti peggiori, perdita di garanzie e complicità nel ripetere questa cazzata: "se non sono il solo a soffrire, allora è che le cose son così, no? Immodificabili..."
Sto pensando che qualcuno cerchi di fare doppiogioco: sanzioni di facciata, che favoriscono però la Russia, con geopolitica nascosta (100mld della GER sono Vs Russia o Vs i suoi nemici?). Invocare la vittoria di chi è corteggiato da GER è un problema, se si fondono.
Laddove i regimi e i sistemi economici divenuti insostenibili crollano per loro contraddizioni. Se mostrare di facciata distanza da Putin conduce alla fine del globalità (per necessità di ogni Stato), ben venga: può significare il recupero dell'indipendenza nazionale
Il disprezzo personale è verso la cattiva informazione: assisto alla propaganda di Zelensky, alle dimenticanze di chi parlava di neonazisti nel 2014, o di chi paragona a Olocausto. La propaganda russa è boicottata. Grave: si deve conoscere l'avversario/nemico/rivale/alleato
Il problema del PD (e delle forze progressiste) è che sceglie il vincolo esterno, per condurre senza responsabilità la lotta di classe. Senza volerlo, rigettando Draghi come PdR, hanno dato un pugno molto più forte di tutti i partiti indipendentisti e democratici messi insieme
Al PD va bene ogni tema e decisore che sia anti italiano, rimbalzando ora sul razzismo (?), ora sull'omofobia (??), così da sedare ogni movimento che voglia ristabilire la sovranità della Nazione, da cui può conseguire una maggiore occupazione e un lavoro meglio retribuito
Inattivare Draghi come PdR è stato importante. Egli, tramite il #greenpass, riflette l'UE: un costrutto senza senso, che soddisfa necessità OPPOSTE a quelle che si propone di perseguire: "Il Green pass è una misura [...] che dà garanzia di ritrovarsi tra persone non contagiose"
Docente di età >50 anni tiene oggi la sua ultima lezione, dicendo agli studenti che lui non si piegherà al ricatto, e che, se riuscirà a contagiarsi, proseguirà con le lezioni, dopo la pausa didattica. Reazione: indifferenza e "che palle questo, io devo avere l'idoneità!" 1/
Altri bisbigliano, sbuffano, lanciano cose. Nessuno che lo incoraggia o capisce il punto. Io vado a tendergli la mano, e parlo con lui. Secondo me non era necessario dirlo alla platea (data l'ipnosi), ma perché nessuno gli ha posto domande? Davvero è solo un infedele? 2/
Quando su twitter gridiamo "SIAMO MILIONI! SIAMO IL POPOLO!1! LA RESA DEI CONTI!1!" vorrei che ragionassimo sulla banalità del male: a uno studente interessa avere la sua idoneità del cazzo, invece di ascoltare (pur criticando) le ragioni di qualcuno 3/