'Thread aperto' a @corradoformigli No, caro Formigli, non basta. Che l'accademia sia piena di gente eccentrica, per usare un eufemismo, è noto. E che vincere un concorso universitario non sia garanzia assoluta di competenza, serietà e rigore metodologico, purtroppo, anche.
Come già ti avevo scritto. E come oggi è ben spiegato su @lastampa, dove la fragilità metodologico-intellettuale, diciamo così, di questo nuovo 'esperto' che con alcuni colleghi hai contribuito a creare, è ben illustrata.
Come già #Floris sul @Corriere , su @repubblica di oggi difendi l'operato dei talk nel raccontare la politica e oggi la guerra. Lungi da me paragonare la tua trasmissione alla sua, ma credo che se cominciaste ad ammettere certi vizi di fondo sarebbe utile a tutti.
Quei vizi non sorgono a caso e decenni di letteratura - e non solo - spiegano perché l'informazione si è fatta sempre più spettacolo. Anche spettacolo trash. L'Italia in questo non è seconda a nessuno e potremmo discutere perché.
Certo è che negare l'esistenza di certi meccanismi e difendere le proprie scelte come se rispondessero unicamente a criteri puramenti giornalistici e fossero orientate unicamente a migliorare la qualità dell'informazione quando è palese che non è così, non aiuta.
In Francia un noto conduttore alla fine, certo, too little, too late, si è comunque scusato per avere dato spazio all'opinionismo (spazzatura, aggiungo io) di Eric Zemmour per anni, contribuendo a creare un mostro, che da televisivo è divenuto politico.
E che i criteri di scelta nel costruire i talk siano soprattutto orientati allo spettacolo, all'effetto sui telespettatori, al gioco dell'indignazione, dello scontro, lo dimostrate nelle scelte dei vosti ospiti e il caso Orsini è lì a dimostrarlo.
Che Orsini sostennesse stupidaggini sesquipedali è stato evidente fin dall'inizio - come Donatella di Cesare, altro personaggio che dimostra ogni giorno di più la propria eccentricità (diciamo così) – e certo non poteva non averlo compreso una persona come Formigli, giusto?
Ma il boccone era ghiotto: scontro, indignazione, tifoserie, quindi curiosità e attenzione, tutto a poco prezzo, subito servito su un piatto d'argento. Quindi, davvero, sarebbe meglio lasciar stare la foglia di fico dell'accademia e della competenza.
Tutto questo accade da anni, ma con la guerra è diventato ancora più evidente. Come accade con situazioni estreme. È lo spettacolo che soprattutto conta, o che comunque non può mancare. E allora ospiti divisivi, etichettabili, proposti en continue per creare il personaggio.
Scarsa ricerca delle vere competenze sugli specifici temi, competenze che non mancano certo, ma le redazioni sono così pigre. Desiderio di creare la pochade, più che di analizzare seriamente le questioni. Come dicevo all'inizio, sappiamo perché accade. Il medium lo facilita.
Ma non ovunque e non sempre è così. L'equilibrio tra information e entertainment può essere spostato a favore della prima se si vuole,se ci si libera dell'ossessione dell'audience, si dà più fiducia al pubblico. E, magari, se si ha il coraggio di un po' di autocritica. Cordialità
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Mi chiedo spesso come sia spiegabile l’innamoramento di tanta sx, vertici e base, per un trasformista capace di governare con l’estrema dx e condividerne le politiche e poi disinvoltamente fare subito dopo un governo con la sx.
Un fregoli che azzeccagarbuglia frasi dal significato tra il vago e l’oscuro senza mai far capire se possiede una qualche idea sulle cose del mondo.
Un signore sconosciuto lanciato in politica dai populisti dell’uno vale uno che ha ben coniugato il populismo dei suoi mentori con l’abilità primorepubblicana, ma soprattutto tutta italiana, di tessere e mediare per rimanere in equilibrio.