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May 19, 2022 8 tweets 5 min read Read on X
Durante la scorsa settimana, mentre la pagina si trovava momentaneamente in pausa, il cratere di sud-est dell'#Etna è tornato a dare spettacolo con una nuova bellissima eruzione effusiva che ha avuto inizio nel corso della serata di giovedì 12 maggio. Foto di @VjKar 🧵👇
L'eruzione è iniziata con l'apertura di una piccola frattura eruttiva sul fianco settentrionale del cratere di sud-est, la nuova vetta del vulcano attivo più alto d'Europa.

Essa ha iniziato ad alimentare una colata di lava piuttosto viscosa - ovvero poco fluida - che con il passare dei giorni si è espansa tra la Valle del Leone e la parte più alta della Valle del Bove, una particolare area dell'Etna completamente deserta. Foto di Claudio Bert
Il fronte più avanzato della colata ha raggiunto negli scorsi giorni i 2.300 metri di quota ed è attualmente in raffreddamento a causa della diramazione dei flussi lavici in più bracci.
Durante la settimana il tasso di emissione di lava ha subito delle ampie fluttuazioni e ha raggiunto il suo massimo nel corso della giornata di martedì con un valore di 5.7 metri cubi al secondo. Foto di Roberto Viglianisi, Alberto Uccellatore e Dario Lo Scavo
In totale, fino alla giornata di ieri, la nuova frattura eruttiva che si è formata sul fianco settentrionale del cratere di sud-est ha emesso circa 750.000 metri cubi di magma, un valore molto contenuto.
In concomitanza all'attività effusiva, il cratere di sud-est sta inoltre generando una discontinua attività stromboliana di intensità variabile che di tanto in tanto provoca delle deboli emissioni di cenere molto diluita che si disperdono nella parte sommitale del vulcano.
Al contrario dei parossismi dello scorso anno quindi, al momento sono scongiurati i disagi provocati dalle ingenti ricadute di ceneri e lapilli all'interno dei comuni presenti alle pendici del vulcano. Foto di Giuseppe Tonzuso

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