Thread by @SlKim

Ok proviamo ma cerchiamo di non litigare ok? Cercherò di fare un thread troppo lungo così nessuno avrà voglia di leggere e si abbasseranno le possibilità di litigare. Faccio una serie di lunghe noiose premesse, giusto per allungare il thread.

Io sono metà indiana ma una metà finta. Finta nel senso che mio padre è indiano ma è cresciuto a Londra e con poco interesse per le sue origini a livello culturale, quando qualcuno gli chiede di dove sia lui risponde sempre "London". Il mio interesse per l'India è sempre stato

piuttosto relativo e ogni volta che qualcuno mi dice "Ma non ci sei mai stataaaaa" "Mio fratello ci va sempre ti cambia la vitaaaa" "Il mio giardiniere ha adottato dei bambini indianiiii" mi si abbassa la voglia di andarci e potendo scegliere andrei prima in thailandia ma forse

anche alle cinque terre. Il fatto che geneticamente io abbia delle radici lì non vuol dire che io abbia un imprinting per cui automaticamente mi sveglio e faccio il saluto al sole (spoiler: sono anche pessima in matematica). Mi sono avvicinata allo yoga quasi controvoglia, perché

pensavo che se l'avessi fatto sarei stata un po' un cliché. Poi con il passare del tempo mi sono affezionata alla pratica e ora sono due anni che cerco di essere più costante possibile e me ne sono veramente innamorata. Il *click* vero è arrivato quando ho iniziato a praticare

con una maestra indiana (che è cresciuta in Canada e ora vive in Italia). Non ci ho fatto molto caso e mi sono "limitata" a continuare con la mia pratica. Ora, altra premessa che dovevo fare prima ma ormai ho scritto troppi tweet ed è tooooo late to apologiiiiize.

Io non credo che TUTTO sia appropriazione culturale. Non mi metto ad urlare se vedo dei bimbi dell'asilo vestiti da indiani d'america. Non sto dicendo che la mia posizione sia giusta o che quella assolutamente non lo sia, dico solo che il mio punto di vista su questa questione è

piuttosto "neutrale", mi piace pensare di essere ragionevole e valutare le cose caso per caso. Con lo yoga però secondo me la cosa è diversa. Ora, io non dico che non si possa fare solo ed esclusivamente per dei benefici del corpo. Non ve lo impedisce nessuno e ha così tanti

benefici che raga, facciamolo tutti. Lo yoga, però, non è solo quella. È una pratica spirituale, un modo di vivere. È sbagliato pensare che sia una moda, perché è qualcosa che esiste da secoli. È sbagliato chiamare una persona che fa bene le asana yogi, perché è un titolo che

ha un valore importante per quella cultura. È sbagliato dire namaste nel vostro ristorante indiano prefe per ringraziarli, perché ha un significato profondo. Sono sbagliate le magliettine con ganesha in un mandala. È sbagliato pensare che il top dello yoga siano le insegnanti

bellissime, bianche (e spesso bionde) che fanno pose pazzesche su instagram (brave ame). È sbagliato buttare in mezzo a una pratica una mezza preghiera senza spiegare cosa significhi. È sbagliato che in molti luoghi sia diventato una pratica costosa, da fare in studio fighetti.

Ora, io non sto parlando in questo modo perché sono (almeno sulla carta) un po' indiana. Sto parlando così perché essendo una cosa che ha iniziato ad appassionarmi davvero ho letto, studiato, approfondito. Credo che sia necessario abbracciare lo stile di vita che va di pari passo

con lo yoga per poter praticare? No, assolutamente. Credo però che sia una questione di rispetto, ignorare il fatto che sia una pratica prima di tutto spirituale non mi sembra giusto. Volete farlo solo per essere più elastici? È un vostro diritto, siete sicuramente bravissimi.

Però, se vi è possibile, evitate di mettere l'hashtag #om. Cercate di leggere qualcosa sul percorso spirituale che accompagna quello fisico, potrebbe farvi bene. Evitate di ripetere cose in sanscrito di cui non conoscete il significato. Prendete il bello di questa pratica ma

provate a conoscerla, potrebbe sorprendervi. Spero di non aver offeso nessuno, siete ovviamente liberi di fare quello che volete ma vedere una cosa così profonda e importante trattata come una classe di spinning mi fa rimanere male. E, onestamente, mi fa rimanere male non nei

casi in cui viene fatto in maniera occasionale ma quando diventa una parte della propria vita a livello fisico ma ecco, rimane solo lì.