Per quale motivo giornalisti, lobbysti di gas e nucleare, etc etc.. decidono di dare immediatamente credito allo studio non peer reviewed - realizzato da una persona senza qualifiche nè esperienza nel settore - che "proverebbe" che il fotovoltaico inquina molto più del previsto?
D'altronde, cosa sono le rinnovabili se non "pazzia"?
Meglio andare avanti a fossili per qualche decennio.
Sulle "qualità" dello studio: è del tutto in contrasto con quello che dice, per esempio, @IEA.
E val la pena ricordare che chi l'ha scritto non è un accademico, e ha una laurea in Storia.
Per quale motivo qualcuno lo prenda per buono a priori è un mistero.
Ho letto lo sproloquio del copywriter che "vi dovere fare il c."
Le mie opinioni non richieste.
Dopo la laurea in ingegneria ho trovato lavoro subito, anzi il lavoro ha trovato me: era nel settore pubblico quindi non pagatissimo, ma lo stipendio era dignitoso e il lavoro/
interessante.
Dopo circa un anno e mezzo feci un colloquio di gruppo con una nota società di consulenza: unico selezionato su 20, mi fecero un'offerta più bassa di quella del settore pubblico, facendomi anche intendere che dovevo trasferirmi a Milano "perchè sa si fa tardi"./
"No grazie" fu la mia risposta.
Dopo sei mesi mi richiamarono con la stessa offerta: stessa risposta.
Dopo qualche tempo accettai l'offerta di una ONG e mi trasferii in Sri Lanka: era un po' il mio sogno per cui accettai uno stipendio basso, ma avevo alloggio./
Le bizzarre politiche energetiche Italiane.
Ieri Di Maio e Cingolani erano in Congo a firmare un accordo per nuove forniture di gas.
Prima cosa: in quale Congo erano?
Nella piccola Repubblica del Congo (Congo Brazzaville), non nella Repubblica Democratica del Congo (DRC).
Il Congo Brazzaville non è esattamente noto per essere una potenza del gas naturale: ha riserve proven di gas naturale di circa 290 mld m3, contro i 45 mld m3 dell'Italia, ma il nostro consumo annuo è di circa 70 mld m3.
Inoltre produce poco, e sembra non esportare nulla.
L'accordo siglato prevede investimenti per sviluppare un progetto Liquefied Natural Gas (LNG) che dovrebbe partire nel 2023 e produrre 4,5 mld m3 l'anno: che non sono pochi, ma arriveranno tra un po', nel caso.
Ma perchè andare fino a Brazzaville?
Well, perchè @eni.
Caro @chiccotesta: costa ~2,7 mil EUR/MW pur essendo un impianto pionieristico (il 1° nel Med).
I reattori EPR in UK viaggiano circa a 3 volte tanto, nonostante non siano pionieristici.
E anche tenendo conto della tariffa incentivata (~ 200 EUR/MWh per eolico e ~130 EUR/MWh per/
nucleare, direi che non è affatto male, per un progetto che è stato concepito nel 2008 e che solo per motivi burocratici (ricorsi etc) e non tecnici vede la luce solo oggi.
Ma @ChiccoTesta può stare tranquillo: per i nuovi impianti, per i quali c'è letteralmente la fila/
lo scenario è decisamente più roseo in termini di costi.
Magari si potesse dire lo stesso del nucleare: eppure, dopo decenni di sostegno pubblico, resta caro come il fuoco.
Allora: la quantità di errori di questa roba è allucinante. 1- per elettricità usiamo il 33% dei consumi di gas, non il 60%. 2- dalla Russia importiamo circa il 40% del gas
Come un thread che parte da basi completamente sballate possa essere preso sul serio..
Avete capito? @carlocalenda pensavo fossi ridicolo, ma non fino a questo punto.
Fate pure con calma
Il "piano dettagliato" è un articolo da blog che prevede circa 30 reattori (3-4 reattori per centrale) scritto da non si sa chi, probabilmente perchè si vergogna a dirlo.
Qualcosa mi dice che è lo stesso qualcuno che sta proponendo il ritorno al carbone..