A GRANDE RICHIESTA
thread 🧵 sulle #ZANZARE 🦟 1) le zanzare in massima parte rimangono qualche centinaia di metri attorno all'acqua in cui si riproducono. Più spesso a poche decine di metri.
Quindi, se avete tante zanzare: le producete proprio voi o qualcuno nel vicinato.
1/11
2) tutte le #zanzare hanno bisogno di acqua per riprodursi.
Non "terreno umido". Non "erbe alte e foglie bagnate". Ma ACQUA.
Le uova si schiudono in acqua e le larve posso vivere solo dove nuotano.
Il trucco è che nuotano anche in pochi millimetri d'acqua.
2/11
3) le larve delle #zanzare hanno centinaia di predatori e competitori, quindi di norma vivono solo dove non vive nessun altro animale o dove altri animali non possano predarle.
E noi umani gli abbiamo creato un sacco di habitat riproduttivi fantastici ed esclusivi:
3/11
4) secchi, sottovasi, copertoni, rifiuti, tombini, grondaie, ciotole... la gran parte dei focolai di #zanzare è situata in giardini e cortili. Spesso in aree artigianali o industriali.
È normale per me fare sopralluoghi in proprietà che "noi non abbiamo acqua" e poi la trovo
4/11
5) e trovo focolai di #zanzare in oggetti spesso insospettabili: tipo giocattoli (classico il camion o la carriola da bambino) o ciotole di abbeverata per animali, teloni per coprire legname o imbarcazioni, oppure tubi corrugati riempiti d'acqua.
5/11
6) Certo erbe e cespugli favoriscono la permanenza degli adulti, ma mica desertifichiamo un terreno per avere qualche adulto in meno?
Eliminiamo i siti di riproduzione, così eliminiamo TUTTE le #zanzare.
Ah, le "piante antizanzara" funzionano solo se vi ci fate un vestito 😬
6/11
7) e le acque che non posso o non voglio eliminare/svuotare/rovesciare?
Posso svuotarle ogni 6 giorni (servono minimo 7 gg alle #zanzare per riprodursi).
Posso chiuderle ermeticamente o con una zanzariera metallica.
Oppure popolarle di biodiversità (tritoni, libellule...)
7/11
8) ma, a meno che non siano vasche di cemento in mezzo alla città, evitiamo di mettere pesci in stagni, pozze e laghetti.
Tutti i pesci nei piccoli stagni sono invasivi (non hanno predatori) molto spesso alieni, che sconvolgono gli ecosistemi con effetti controproducenti.
8/11
9) un problema serio sono le case abbandonate e i cantieri edili dismessi o interrotti (anche per le ferie estive) lì ci possono essere focolai enormi di difficile gestione (non posso naturalizzarli, coprirli e spesso neppure prosciugarli).
Vanno contattati i proprietari.
9/11
10/11 e i SOTTOVASI ?
Esistono sottovasi integrati nei vasi e inaccessibili alle #zanzare.
Molte piante possono essere coltivate senza sottovasi. Soprattutto se si posizionano sul fondo dei speciali panni assorbenti che prima assorbono e poi rilasciano l'acqua alle radici.
10/11
11) in definitiva, prima di chiederci cosa si potrebbe fare per avere meno #zanzare, chiediamoci cosa noi stiamo facendo per avere meno zanzare.
Ne va della qualità della vita e della salute di tutti noi. 🦟
11/11
• • •
Missing some Tweet in this thread? You can try to
force a refresh
CICOGNE INDUSTRIALI 🧵
Sulla rotonda stradale di Faenza svettano due grandi vasi di ceramica.
Si sa, Faenza è la città della ceramica (visitatene lo splendido museo).
Ma sopra le ceramiche svetta pure un animale. Un uccello, e non un uccello qualunque, soprattutto a dicembre: 1/
2/ È una Cicogna Bianca (Ciconia ciconia) e più in là un'altra su un lampione della zona industriale.
La presenza attuale delle Cicogne in Romagna è una storia particolare, direi unica, indissolubilmente legata sia al volontariato che alla grande industria. 2/
3/ Accompagnato dall'attuale referente e vulcanico deus ex machina, Sergio Montanari, ho visitato quella che è probabilmente la più antica "Oasi delle Cicogne" al mondo
LA SACRA ORSA
I nuovi accadimenti sulla vicenda degli orsi trentini non mi lasciano dormire.
Mi corre nella testa un pensiero inquietante.
E non per eventuali errori di analisi o di misura mandibolare.
Per ben più gravi cecità mentali.
Cosa stiamo faticosamente comunicando
1/
2/ noi zoologi, naturalisti, ecologisti, biologi della conservazione?
Stiamo cercando di spiegare che l'obiettivo per il benessere umano è la conservazione delle specie, degli habitat.
Perché è la biodiversità il vascello su cui galleggiamo in questo pianeta.
E la tutela delle
2/
3/ specie avviene a prescindere dalla tutela dei singoli individui.
Anzi, spesso avviene (e capita regolarmente in natura) attraverso il doloroso sacrificio di singoli individui.
Così, la tutela degli orsi e del loro vasto habitat di boschi
può avvenire solo se anche noi umani
3/
UOMINI & ORSI IN TRENTINO🧵
Alcune domande ricorrenti:
-Sono una presenza naturale e spontanea?
Naturale sì. Ci sono sempre stati. Ma circa 25 anni fa, per colpa del nostro sterminio, erano ridotti a 3 soli esemplari anziani.
Si rimediò all'altrimenti sicura estinzione
1/
🧵
importando alcuni esemplari dalla Slovenia.
Oggi gli orsi in Trentino si stima siano 120.
-Perché non si è fatto lo stesso in Abruzzo?
Gli orsi appenninici sono una sottospecie, distinta (Ursus arctos marsicanus) unica, endemica, più piccola e timida.
Purtroppo a forte 2/
🧵
rischio di irrimediabile estinzione (sono forse meno di 50 al mondo).
-Gli orsi del Trentino sono minacciati di estinzione?
No. Non lo sono come specie (Ursus a. arctos) e oggi neppure come popolazione.
-Quando andiamo nei boschi invadiamo un territorio non nostro? 3/
AGNELLI & DEMAGOGIA 🧵
Sotto Pasqua si moltiplicano appelli a non acquistare carne di agnello.
È comprensibile se questi animali ci fanno soggettivamente pena.
Ma ci sono oggettve ragioni di etica, ecologia o sostenibilità per non mangiare in particolare carne di agnello? 🐑🤔
🧵
🧵
Ragioniamoci assieme.
Etica:
la vita di un agnello pasquale come etica vale quanto quella del maialino o del vitello di Pasquetta, o del dentice della vigilia.
Sostenibilità:
l'impatto ecologico dell'allevamento degli ovini è mediamente minore di quello di bovini e suini.
🧵
🧵
Trasporti:
orribili le immagini degli agnelli stipati sui camion;
capita però pure a maiali e vitelli e, in tutti i casi, noi consumatori POSSIAMO SCEGLIERE etichette con "nato, allevato e macellato nel medesimo luogo"; realtà per fortuna sempre più diffusa.
PROCESSIONARIE 🧵
ISTRUZIONI PER UN INCONTRO 1) In Italia abbiamo un centinaio di specie di bruchi pelosi di farfalle e falene; innocui o lievemente urticanti.
Molto urticanti sono solo le Processionarie. Due specie: Processionaria del Pino (Thaumetopoea pityocampa)
e
🧵
🧵
Processionaria della Quercia (Thaumetopoea processionea) che raramente può andare su faggi, carpini, castagni o betulle, ma la specie è legata alle QUERCE.
Pure la Processionaria del Pino eccezionalmente può nutrirsi di altre conifere, ma la sua presenza è legata ai PINI.
🧵
🧵 2) Come riconoscerle?
NON è una processionaria ogni bruco peloso singolo o comunque distanziato o avvistato da luglio a gennaio.
Sono invece processionarie i bruchi pelosi che si spostano sul terreno o sui tronchi in perfetta fila indiana. Soprattutto da febbraio a maggio.
🧵
Può essere utile chiarire alcuni punti se venivano in discorso con amici incappati nella propaganda dei complottisti.
È vero che:
- "Non siamo fatti per mangiare insetti che sono fatti di chitina"?
Gli umani sono mammiferi onnivori molto 1/
2
adattabili. Possediamo un enzima per digerire la chitina (che troviamo ad esempio nei funghi, o nei gamberetti che mangiamo interi come ricercato anticipasto) e gli insetti sono mangiati regolarmente dai mammiferi.
Ne sono ghiotte le cugine scimmie, gli orsi, persino i lupi 2/
3
non disdegnano cibarsi di grosse cavallette.
E comunque, se non digeriamo un componente di un alimento, non è detto che in sé sia un male. Perché allora non dovremmo mai mangiare verdura che contiene la, per noi totalmente indigeribile, cellulosa. 3/