Ci ha lasciato Nichelle Nichols, la tenente Uhura di Star Trek /
Forse molti conoscono Nichelle Nichols semplicemente come “la bella donna di colore sul ponte dell’astronave Enterprise”. /
Oggi è facile non ricordare quanto fosse rivoluzionario, per l’America segregazionista di quegli anni Sessanta, che una persona di colore, e per di più donna, apparisse in televisione in un programma di prima serata con un ruolo diverso da quello della cameriera o della serva. /
Uhura veniva trattata assolutamente alla pari dal Capitano Kirk, da Spock e da tutto l’equipaggio, e riparava gli apparati dell’astronave gomito a gomito con loro. Il colore della sua pelle non era un problema: era semplicemente irrilevante. /
Sono passati cinquantacinque anni: il razzismo è ancora ben lontano dall’essere un vago ricordo come si augurava allora Gene Roddenberry, creatore di Star Trek, e anche la discriminazione verso le donne è tuttora fortemente presente. /
Alcuni passi avanti sono stati fatti, da allora, grazie anche a persone come Nichelle Nichols, che dopo la sua partecipazione a Star Trek è diventata ambasciatrice e reclutatrice della NASA /
Per la NASA aveva il compito di coinvolgere nell’esplorazione spaziale anche le persone di colore, e ci riuscì egregiamente /
Nichelle Nichols è stata un modello e un’ispirazione per tantissime persone anche al di fuori della scienza e della fantascienza, a partire da Whoopi Goldberg. Se potete, guardate il documentario "Woman in Motion", dedicato alla sua carriera. /
Nel corso della sua lunga vita (89 anni) ha partecipato instancabilmente a innumerevoli raduni dei fan di Star Trek /
Ho avuto l’onore di incontrarla in Italia nel 2003 e di tradurre per lei alla Sticcon, la convention annuale dello Star Trek Italian Club di Alberto Lisiero e Gabriella Cordone. Garbata, professionale, sempre pronta a regalare emozioni, anche con la sua splendida voce. /
Oggi ci ha lasciato un’icona che ha contribuito enormemente all’emancipazione delle persone discriminate in un’epoca nella quale la discriminazione era talmente radicata da essere considerata assolutamente normale. /
Forse potremmo onorare la sua vita chiedendoci, sommessamente, quali sono le discriminazioni che oggi consideriamo così assolutamente normali da non accorgerci nemmeno di praticarle /
Quelle discriminazioni che consideriamo "scocciature" o "pretese esagerate", ma che nel prossimo futuro ci sembreranno così imbarazzantemente ovvie come lo sono oggi per noi quelle che subirono Nichelle Nichols e tanti, troppi come lei. #RIPNichelleNichols
Dieci cose da fare invece di stare sui social e ossessionarsi sulla guerra. /
1. Qualunque video o audio o messaggio riguardante il conflitto, di qualunque fonte (anche giornalistica o governativa), va considerato con estrema prudenza e in mancanza di conferme FORTI non va condiviso, neanche per criticarlo. /
2. Se qualcuno vi manda video / audio / messaggi non verificati sulla guerra, ditegli di piantarla di diffondere allarmi o almeno di smettere di mandarli a voi. /
La tesi che gira è che siccome Eugene Kaspersky è un ex KGB (vero; ha studiato alla scuola el KGB) allora non ci si dovrebbe fidare dei prodotti della sua azienda. / 2
Però temere che l'azienda annidi trappole pro-Russia nei suoi prodotti perché il suo CEO è un "ex KGB" è un po' come dire "non mi fido dei consigli di Snowden, è un ex NSA". Tantissimi dei migliori esperti del settore sono passati dalle rispettive scuole tecniche militari. / 3
Colleghi giornalisti che avete dato ampio spazio a ciarlatani, cialtroni, imbroglioni, sedicenti sensitivi, cartomanti, ipnotisti, promotori di cure "alternative" con la scusa di "far sentire l'altra campana", compiacetevi. Avete fatto un grande lavoro.
Mi aspetto prossimamente che per ogni concerto di un grande direttore d'orchestra si ospiti in TV anche Gigi il Ragioniere che con la bacchetta manco sa prendere il ramen, ma "bisogna far sentire l'altra campana".
"E ora, amici telespettatori, discutiamo di parto e gravidanza con una ginecologa e con Cesira di Casalpusterlengo, che dice che i bambini li porta la cicogna".
A chi ancora pensa che l'antivaccinismo sia semplicemente una rivendicazione di un diritto personale o di una diversità di opinioni consiglio la lettura dell'ondata di odio che mi è arrivata per questo tweet: