Nella notte, in aperta campagna, io e #Bologna5, di nuovo soli, dopo aver accompagnato un cliente.
Nella notte, nella bassa, buia, umida, silenziosa terra contadina tra Bologna e il Po.
Nella notte, non c’è nessuno.
Nella notte, una casa ogni 50 secondi, si intravede nel campo grazie ad una lucina alla porta.
Nella notte, è tutta campagna, solo buia e piatta pianura, e se ti scappa la pipì?
Soccia mica c’è un vespasiano a comando qui d’attorno.
Nella notte, non c’è nessuno.
Nella notte, sarà pure argomento tabù, ma la pipì è pur sempre pipì, soccia dai, non facciamo i damerini.
Nella notte, la fanno pure i Re e le Regina, la fanno pure quelli di Twitter, la fanno tutti, credo, scappa pure a me.
Nella notte, non c’è nessuno.
Nella notte, mica la faccio sotto al portico, sul marciapiede, in un giardino pubblico contro lo scivolo dei bambini, contro una sequoia sequolare, lo so, non si scrive così ma mi piace così.
Nella notte, non c’è nessuno.
Nella notte, mi guardo intorno, non c’è anima viva, neanche un fienile, una baracca, una luce.
Nella notte, quasi quasi la faccio qui nel fosso.
É solo erba, mica si offenderà per l’inaspettata doccia calda?
Nella notte, non c’è nessuno.
Nella notte, che silenzio, tutto tace, s’abbassa la sfessa, che poi qui è la zip dei pantaloni, mi guardo vigile intorno.
Nella notte, può passare un tasso, una faina, un istrice, un cinghiale, un mammut, un dodo, una tigre del bengala.
Nella notte, spero non ci sia nessuno.
Nella notte, pipì sia, son tranquillo, chi mai potrebbe sorprendermi e assalire il mio pistolino così esposto?
Nella notte, una luce si accende, chi è? Cos’è?
AIUTO, CHI È?
Nella notte, soccia io credevo non ci fosse nessuno.
Nella notte, che scagazzo, soccia che paura, proteggo e ripongo nel suo consueto luogo nascosto tra le cosce la mia umile estensione corporea atta ad espellere fluidi.
Mi concentro sulla luce studiandone la provenienza.
Nella notte, “C’É QUALCUNO?”
Nella notte, mi maledico, la luce era quella del POS che ogni tanto si riattiva aggiorna e riaccende, che paura per niente, era il mio POS (soccia).
Nella notte, non c’è nessuno.
Nella notte, quindi capisco tutti quei tassisti che “il POS non va, è spento, è scarico, è rotto”.
Tutti colleghi che negli anni si sono pisciati nelle braghe dalla paura per colpa di un POS e l’hanno maledetto e bandito.
Nella notte, penso: “soccia, ecco perché!”
Nella notte, decido di diventare eroe dei tassisti italiani conducendo una battaglia contro tutti i POS, perché essi, forse per via del grafene e delle scie chimiche ci fanno pisciare nelle braghe ed è ora di BASTA!
Campanile Basilica San Petronio, Bologna, con i Campanari Bolognesi. @comunebologna
Quando fanno solo girare la campana trema tutto, la parola “impressionante” non rende l’idea.
Qui ha sede la più antica scuola campanaria del mondo.
A breve suoneranno “il doppio bolognese”.
By Anna Brini, la guida Bolognese più Bolognese che ci sia, la più innamorata di Bologna, la più amata dai Bolognesi.
Un venerdì notte fin troppo piatto viene rinvigorito da due ultime corse che adrenalina ciao che mi farai dormire ora che son le 07:00 e DEVO per forza dormire… ⤵️
Alle ore 5:15 dalla discoteca RED durante il percorso una ragazza con venature punk di anfibi munita, spiega all’amico che poco prima aveva ricevuto una proposta (che ha rifiutato) da uno sconosciuto: “ti offro 500€ se ti fai leccare i piedi” 😳 ⤵️
Alle ore 6:00 dal centro verso periferia due 18-20enni e capisco subito che sarebbe stata dura farsi pagare.
Infatti, tentativo di fuga, “attento che faccio box”, non mi frega se chiami il 113, occhi bui i suoi, occhi bui di più i miei, mezz’ora così alla fine paga i miei 15€
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