Thread by @HassanBassi

Guardare le figure - Nell’epoca delle immagini, guarda e fuggi, del guarda e non leggi, un’analisi delle foto dei principali candidati pubblicate questa settimana dai due quotidiani più diffusi (La Repubblica ed Il Corriere della Sera) può dirci qualcosa su come sta funzionando 1

l’informazione in questa campagna elettorale, forse ancora di più di quanto potrebbe dirci il contare il numero di parole stampate per ogni candidato. Mentre la Tv ha degli obblighi di minutaggio, e i partiti investono sempre meno negli annunci sui quotidiani, 2

nella sacrosanta libertà dell’informazione dei quotidiani cartacei l’iconografia sembra ossessionata solo da due personaggi: Giorgia Meloni e Matteo Salvini. 3

I due candidati di destra in otto giorni di informazione (dal 4 all’11 settembre) coprono con le proprie rispettive immagini l’equivalente di una pagina intera e mezzo ciascuno in entrambi i quotidiani;mentre Letta non riesce ad arrivare ad una pagina e mezzo su LaRepubblica 4

e molto meno sul Corriere . Carlo Calenda si ferma prima, ma potrebbe vantare una mezza pagina piena con il suo volto paffuto in entrambi i quotidiani, solo Emma Bonino riesce a fare meglio su Il Corriere, mentre rimarrebbe con un trafiletto su La Repubblica 5

(16,7 centimetri quadrati in tutto in 8 giorni). Giuseppe Conte totalizza una mezza pagina intera su Il Corriere, un quinto circa sul La Repubblica. La particolare passione per Giorgia Meloni di La Repubblica le permette di essere l’unica a poter contare 2 foto in Prima, - 5

solo Salvini ha questo onore, ma una è nel giorno del dossier a lui dedicato. Anche Conte e Calenda possono vantare un’uscita in Prima, Calenda con una foto un po’ più grande… - 6

Se si sommano le estensioni delle foto raggruppandole per schieramenti, in otto giorni potremmo sfogliare più di sette pagine intere di foto della destra-centro (o come la si vuole chiamare), con primi piani di Meloni e Salvini, ma anche di Berlusconi e Tajani; - 7

due paginoni per il “terzo Polo”, con Calenda e Renzi, e qualche inquadratura di gruppo delle candidate donne: Boschi, Carfagna e Gelmini. Per il centro sinistra avremmo tre pagine intere, ma praticamente solo di volti di Letta e Bonino. - 8

Al Movimento 5 Stelle rimarrebbe una mezza pagine, praticamente solo il volto bonario con ciuffo ribelle di Giuseppe Conte. Per Unione Popolare dobbiamo ringraziare la visita di Jean-Luc Mélenchon a Roma che ha permesso di totalizzare quasi mezza pagina fra entrambe le testate, 9

accanto al volto del politico francese, quello altrettanto conosciuto di Luigi De Magistris.
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