Mi sono imbattuta in un personaggio napoletano davvero singolare: Renato Caccioppoli, matematico napoletano. Sul prof. è stato prodotto anche un film che ammetto di non aver visto (ma provvederò).
Professore geniale e anticonformista di matematica alla Federico II e sul suo conto
ho letto numerosi aneddotti davvero divertenti. Tipo quando andava in giro per la città con un gallo al guinzaglio dato che il regime vietava agli uomini di portare a spasso un cane piccolo poiché denotava poca virilità e lui si era inventato questo buffo modo per provocare. 😁
Proprio per protestare contro il fascismo, nel maggio del 1938 quando Hitler fu in visita ufficiale a #Napoli , in
una trattoria di Mergellina, pagò profumatamente quattro musicanti improvvisati perché
suonassero la Marsigliese e,non contento, si mise a cantare contro il fascismo
e il nazismo in presenza di agenti dell’OVRA.
Per curiosità aveva sperimentato la vita da barbone e fu anche catturato dalla polizia perché aveva un aspetto malandato e non credettero che fosse un prof.😁 fu rilasciato solo un giorno dopo quando, chiamando in facoltà,un collega
chiese se indossasse una canotta e un impermeabile giallo(così andava in giro)e alla risposta affermativa del poliziotto il collega asserì che senz'altro era lui. Era geniale buzzarre, purtroppo non resse ad un periodo di grandi delusioni politiche e sentimenti e si tolse la vita
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Ho da poco scoperto che il vero simbolo di #Napoli è il Corsiero del Sole, un cavallo mitico dai poteri magici(pare guarisse i cavalli infermi), la cui statua di bronzo attribuita per altro a Virgilio troneggiava in piazza Sisto Riario Sforza, la piazza che si affaccia su via
Si via Tribunali dove pare vi fosse il Tempio di Apollo collocato al posto della basilica di Santa Restituta, oggi inglobata nel Duomo. Le tracce di questo antichissimo Tempio precristiano sono ancora oggi visibili ( le 13 colonne corinzie dell'abside e la navata dell'attuale
Duomo) il magnifico cavallo divenne presto simbolo dell' indomabilità del Popolo napoletano, ma nel 1322 per volere dell'arcivesco Matteo Filomarino fu fatto fondere per farne la campana maggiore del Duomo. Il cavallo Napolitano era un simbolo di conosciuto tanto che il re