THREAD completamente autoreferenziale di miei scatti freschi freschi ad #Athina
Sua Maestà, o quel che ne rimane, o quel che hanno ricostruito o ciò che ancora cercano di tenere in piedi, ciò che i veneziani non sono riusciti a distruggere.
Semplicemente i brividi lassù.
Scorcio laterale del Tempietto di Athena Nike (pronunciato, ovviamente, "naic") e particolare del cassonettato sopra la porta principale dei Propilei.
Godo.
Teatro di Dioniso visto dal Partenone + particolare delle sedute.
Da notare l'inserimento perfetto del teatro sul versante della collina. Sullo sfondo il museo dell'acropoli (anch'esso ottimamente inserito in questa lettura dello spazio) e la parte sud della città.
Sua Maestà Jr., l'Eretteo, con in primo piano la Loggia delle Cariatidi.
Con l'Eretteo ci perdo la testa. Il disegno del prospetto laterale è L'ARCHITETTURA. La proporzione della Loggia rispetto alla parete, l'altezza di poco inferiore e i giochi pieno/vuoto danno vita a una conformazione volumetrica che ha ispirato architetti per 3 millenni.
Biblioteca di Adriano. L'ultima foto è la parete della Sala Principale della biblioteca.
Ancora la Biblioteca. Adriano ad Atene lascia l'impronta indelebile di un imperatore di stampo ellenista, un esteta che realizza opere eterne (vallo di Adriano in Scozia, Villa Adriana a Tivoli) e che qui perde la testa proprio come me. >>
Oltre alla Biblioteca completa il tempio di Zeus e l'Olimpeion, realizza un Ginnasio, l'acquedotto e il tempio della Fortuna. In foto l'Arco di Adriano, porta di accesso all'Olimpeion.
Nell'antica Agorà ateniese sorge la Stoá di Attalo, completamente ricostruita e che quindi può risultare un po' posticcia. Tuttavia si rimane piacevolmente colpiti dalla grandezza del portico e dalla diversa maglia di colonne esterne e interne. Il museo all'interno merita tanto.
Ma ciò che veramente lascia senza fiato di quest'area è sicuramente il Tempio di Efesto, forse perché quello meglio conservato al mondo. Appena entri nell'agorá noti subito il prospetto principale, lí in alto, ma la fitta vegetazione te lo fa scorgere >
man mano che risali la collinetta e ti avvicini, per poi lasciarsi godere completamente nella sua imponenza. Sarebbe un sogno poterci anche entrare.
Dalla collinetta del Tempio di Efesto si apprezzano le dimensioni della Stoá di Attalo, con sulla destra l'acropoli a dominare il paesaggio. Tra il tempio e la Stoá sorgeva l'Odeon di Agrippa, del quale restano in piedi solo tre delle statue che caratterizzavano la facciata nord
Ed eccolo qua il nostro Adriano, o come recita la targa "Autocrator Adrianos". Non so se la guida stesse dicendo dove sia la capoccia, ma per completezza d'informazione vi lascio una sua testa che sta al Museo Nazionale.
Dell'agorà romana rimane davvero poco, la visita è velocissima, ma quando risali verso il quartiere di Anaphiotika, dall'alto riesci a leggere in modo chiaro l'impianto originario delle colonne.