Dopodiché, caro ministro #Nordio, è sicuro che le intercettazioni sono inutili perché "tanto i mafiosi non parlano al telefono"?
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Perché, stando alle cronache, risultano altre cose, ad esempio che è stato possibile portare avanti processi proprio grazie alle rivelazioni ottenute con le intercettazioni.
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Quello ai Casamonica, che sta per concludersi con la richiesta di centinaia di anni di carcere per i membri del clan che da mezzo secolo terrorizza tutto il centro sud ad esempio si è avvalso della testimonianza di molte delle vittime
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che per paura di ritorsioni non avrebbero mai denunciato, ma sono state costrette a fare le loro deposizioni in tribunale proprio perché scoperte a parlare al telefono con chi le minacciava e le ricattava.
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Non sarà [per caso eh?] che questa sua contrarietà alle intercettazioni usando gli stessi luoghi comuni della politica: costano un sacco di soldi ai contribuenti, invadono la privacy eccetera
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è figlia delle battaglie fatte da quei politici beccati spesso a parlare con gente con cui non avrebbero dovuto avere niente a che fare? #23ottobre
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Non se la prenda Laura #Boldrini, ma certe cose in un momento come questo non danno solo il la alla destra per infastidirla: preoccupano molto anche a sinistra.
Abbiamo la neo ministra che farà strame dei diritti delle donne, delle famiglie,
1)
ai problemi e ai drammi che c'erano con questo governo se ne sono aggiunti altri e sono giganteschi, davvero non c'è altro che possa fare in questo preciso momento un'onorevole di un partito di centrosinistra che siede in parlamento
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per portare le urgenze e le istanze di chi l'ha votata all'attenzione del governo?
Sono importanti certe battaglie?
Sì, ma c'è un momento per tutto.
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Gli italiani sono oltre la recessione, migliaia di aziende e negozi stanno chiudendo perché non ce la fanno a sostenere i costi esorbitanti a fronte di guadagni che diminuiscono perché i soldi scarseggiano, devono fare i conti con aumenti su tutti i generi,
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anche quelli di prima necessità stoccati prima dell'escalation della crisi causa speculazioni criminali [ho visto un pacco di fette biscottate al Todis venduto a 3 euro e 99], subiranno i razionamenti dell'energia che viene venduta al triplo del prezzo
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e di conseguenza forti limitazioni alla libertà personale di usare elettrodomestici, acqua calda eccetera che altro che il green pass; l'Italia è stata trascinata in una guerra per volere dell'Europa e di Biden
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I decreti sicurezza del Conte1 non furono praticamente toccati dal Conte2 perché nel frattempo arrivò la pandemia e, in virtù delle inevitabili proteste che sarebbero arrivate dovute alle restrizioni, ai divieti e alla crisi
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non è stato modificato né rivisto nulla in materia di ordine pubblico. Questa è una grande responsabilità di quel governo che pagheremo cara.
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A novembre dello scorso anno, a un mese dall'assalto fascista alla CGIL il governo, dei migliori ci mancherebbe, decretò lo stop alle manifestazioni perché i commercianti si lagnavano delle proteste di piazza che infastidivano lo struscio e lo shopping.
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Orazio Schillaci, neo ministro della salute, professore di fama internazionale era nel comitato tecnico scientifico ed era favorevole ai vaccini e al green pass.
Per due anni la destra ha vaneggiato di dittatura sanitaria istigando violenze di piazza,
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ha creato la teoria del complotto facendo credere alla gente che i provvedimenti anti covid servivano a controllare le persone privandole della libertà, ha messo in croce Conte e Speranza chiedendone la rimozione e la galera.
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Oggi che la stessa destra sale al comando mette al ministero una persona ancora più rigorosa di quanto lo siano stati Conte e Speranza, i quali si limitavano a mettere la firma su provvedimenti, i famosi dpcm, concordati proprio col comitato di cui faceva parte Schillaci.
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Nel tredicesimo anniversario della morte di Stefano Cucchi vale la pena di ricordare che nei suoi ultimi sette giorni di vita Stefano ebbe a che fare con 140 persone fra carabinieri, agenti della polizia penitenziaria, medici e infermieri, tutti pubblici ufficiali.
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Nessuna si accorse della gravità delle sue condizioni, nonostante il suo corpo rivelasse molto di più di mille perizie mediche.
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Stefano, arrestato sette giorni prima di morire e in buona salute è morto a 31 anni solo, sofferente, spaventato e abbandonato nonostante fosse sotto la tutela dello stato.
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Non si capisce perché Travaglio debba salvare a tutti i costi Meloni, "la bella svolta" scrivendo che è stata costretta a fare il fuoco con la legna che aveva.
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Qualcuno l'ha obbligata a mandare la russa e fontana al senato e alla camera, santanché "orgogliosamente fascista" al ministero del turismo, crosetto a quello della difesa, roccella alla famiglia e il cognato, primo caso della storia di un ministero parentale, all'agricoltura?
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Certo che no, Meloni ha scelto queste persone perché rappresentano perfettamente non solo la sua politica ma anche il suo preciso orientamento.
Per accreditarsi ha dovuto fare finta di dimostrare spigliatezza, lontananza dagli estremismi e modernità,
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