Grazie a tutte le testate (davvero troppe!) che mi chiedono un pezzo sui #raveparty; ora, di articoli a tema ne ho già scritti molti e mi ripeterei, specie rispetto a questo su @essenziale_it/@Internazionale che resta abbastanza esaustivo: essenziale.it/notizie/vanni-…
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...anche sul perché una legge "anti-rave" sarebbe [è] una sciocchezza, ho già scritto qua: fanpage.it/attualita/una-…, mentre la questione dell'uso di false notizie, per agevolare strette repressive è trattata nel fumetto che ho scritto con Nalsco sul n°2 della @RevueDessineeIT
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Chi volesse approfondire *ancora di più*, ovviamente può leggere #MuroDiCasse (edito da @editorilaterza) e qua in questo thread SIC trova una bibliografia ancora più ampia:
...ciò detto, l'#art434bis è un'aberrazione giuridica, probabilmente incostituzionale (art.17, art.25), che trascende la (già discutibile) volontà di impedire alle persone di riunirsi liberamente per ballare, per ledere la libertà di tutti – e da tutti dovrebbe essere osteggiato.
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L'Italia esporta poca letteratura contemporanea. Le ragioni sono precise: su tutte, l'assenza d'istituzioni (anche se qualcosa si sta muovendo) che, sulla base di considerazioni qualitative, finanzino o sostengano direttamente le traduzioni presso editori esteri, come hanno..
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...quasi tutti i paesi europei.
Il risultato, come è naturale, è che si traducono quasi soltanto i best-seller, e che i libri di più alto profilo letterario, quando non possono vantare un venduto più che ragguardevole, riescono nell'impresa quasi soltanto quando arrivano...
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..in finale ai premi più importanti, o li vincono.
Ciò non significa che non ci sia interesse nei confronti della nostra narrativa: lo dimostrano i già oltre DUECENTO traduttori dall'italiano iscritti a questo convegno ideato da @ilidecarmignani per il @SalonedelLibro...
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"Prima mandarono via i ragazzini dal piazzale degli Uffizi, ma non dissi nulla perché tanto di posti ce n'erano un monte.
Poi vennero a cordonare il Duomo, ma noi dissi nulla perché ci si sedevano i turisti, e i turisti erano anche troppi.
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Poi vennero a ingabbiare l'Anfiteatro, ma stetti zitto perché ci fumavano, e io 'un fumavo.
Poi spostarono le facoltà in periferia, ma stetti zitto perché gli studenti facevan casino.
Poi mandaron via la 72ore, ma non dissi nulla perché la musica elettronica 'un mi garbava.
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Poi misero le transenne sulle pigne di Santa Trinita, ma non dissi nulla perché ci andavano a pomiciare e io ormai m'ero sposato.
Poi buttarono l'acqua sui gradini di Santa Croce, ma non dissi nulla perché la schiacciata dell'Antico Vinaio mi tornava sempre a gola.
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Dopo che i miei post sul caso Santo Spirito sono diventati virali qua e su Facebook, in diversi mi hanno chiesto indicazioni su come approfondire il tema. Ora, premesso che quello di Firenze è un caso molto specifico, che può essere paragonato solo con le altre città in cui..
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...il flusso turistico sopravanza di una o più grandezze di scala la popolazione del centro (ci avevo scritto su un articolo*, ma avendo cinque anni è già in parte obsoleto: forse è tempo di scriverne un altro), sul tema più generale della dimensione politica, sociale e...
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...di classe che, volontariamente o involontariamente si nasconde sempre dietro al discorso decoro/degrado nelle città, ci sono tre ottimi saggi italiani: il primo in ordine cronologico è "Contro il decoro – l'uso politico della pubblica decenza" di Tamar Pitch (Laterza)
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Come si può vedere in foto, la situazione in Santo Spirito sta assumendo toni magrittiani. Ma facciamo prima un'introduzione solo apparentemente off-topic. Ieri la follia del decoro e della presunta "legalità" ha portato 400 gendarmi ad attaccare una festa libera a #Redon...
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...(Francia) con granate espolosive e armi non convenzionali. Risultato: un ragazzo di 22 anni ha perso una mano e numerose attrezzature private sono state sfasciate con asce e martelli. Vale la pena menzionare tali eventi perché, anche quando non c'è violenza diretta come...
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...nel caso francese, dietro alle succitate retoriche si nasconde sempre un autoritarismo a bassa intensità, che a sua volta esclude a priori la volontà di risolvere i problemi: lo dimostra, a Firenze, la vicenda di Santo Spirito, dove invece di fare ciò che doveva, e deve..
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È stato corroborante, e anche un po’ rassicurante, vedere che ieri sera un bel gruppone di allegri ragazzini si è messo, tra musica e balli, a giocare al salto della corda con le gomene che erano state posizionate, assieme ai loro orribili supporti di cemento, a deturpare...
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...la basilica di Santo Spirito. Ci sarà di certo chi dirà che anche la più legittima delle proteste, quella contro uno scempio doppio – capolavoro architettonico deturpato & spazio pubblico tolto ai cittadini –, fosse essa stessa "degrado". È allora importante affermare...
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...subito che non è così. E non solo perché protestare è legittimo (e in questo caso doveroso). Non è così, perché il degrado non sono le piazze vive e vissute dai cittadini, ma architetture ostili che imbruttiscono lo spazio di tutti e limitano l'accesso alla città. Ed è...
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Chi lavora nella cultura a Firenze conosce la [eufemismo] limitata capacità di ascolto dell'amministrazione, così spesso finita a finanziare o patrocinare eventi truffaldini (ricordate il Festival dell'Inedito?), o discutibili, o superati, od ormai distanti dalla città ...
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, e così raramente capace accorgersi di quelli invece belli, vitali, frequentati e promettenti, e quindi non si stupirà troppo del fatto che, nonostanti le proteste a tutti i livelli, la bocciatura da chiunque si occupi di architettura o arte e lo sdegno non solo cittadino...
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...ma anche nazionale e internazionale, il progetto di deturpamento della basilica brunelleschiana di Santo Spirito proceda comunque.
Vale però forse la pena ricordare a chi non è di Firenze che Santo Spirito non è una piazza qualunque, ma la più frequentata e vissuta dai...
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