Ministro #Valditara parla della pena come di una "#umiliazione pubblica". Vorrei ricordare al Ministro che la prima cosa che insegnano in un corso di parte generale di diritto penale è che la pena deve avere si funzione retributiva e preventiva (generale e speciale), (1/4)
ma che l'art. 27 Cost precisa che le pene devono ambire alla rieducazione del condannato e non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità. Pertanto la pena deve essere intesa come parte di un programma correzionale e non come umiliazione. (2/4
Nel nostro ordinamenti vi sono anche disposizioni normativa (es L. 354/75) che sanciscono addirittura la fine del principio assoluto di intangibilità della sentenza di condanna. (3/4)
Pertanto sono favorevole ai lavori socialmente utili per i ragazzi violenti, ma non è tollerabile, da giurista, che un ministro dell’istruzione parli della pena come di una "umiliazione pubblica". (4/4) @threadreaderapp unroll
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Sono garantista sempre e pertanto lo sono anche con Castellino. Quindi lo avrei fatto parlare a Montecitorio. Tuttavia capisco la decisione del Presidente della Camera, o del suo staff, di censurarlo. Il libero pensiero non è anarchia e non comprende risse con le forze (1/3)
dell’ordine o assalti alla sede della CIGL, quella di Castellino è una strana idea di “libertà”. A me sembra che gli estremisti tendano a piegare parole come “libertà”, “libero pensiero” e “democrazia” ad un determinato copione improntato sul vittimismo, in base al quale (2/3)
chi cerca l’approvazione degli altri si deve atteggiare sempre a perseguitato. Oltretutto, non basta di certo una giacca e una cravatta per diventare liberale. (3/3).
Sono contro il matrimonio perché lo considero non solo un mero contratto, ma penso anche che lo Stato non dovrebbe proprio avere il potere di rilasciare licenze di matrimonio. Tuttavia in Italia questa assurdità esiste, e pertanto tale potere porta con se il dovere di (1/3)
servire tutti a parità di condizioni, il che significa che lo Stato non può essere in grado di scegliere coloro ai quali concedere i suoi favori su un tema del genere. Pertanto le coppie omosessuali non dovrebbero essere escluse dal ricevere benefici coniugali, (2/3)
anche perché, anche loro, contribuiscono a sostenere i vari programmi governativi. (3/3)