Fortunatamente si tratta di Regolamento (cioè soggetto a immediata applicazione) e non Direttiva (che necessità di approvazione dai singoli Parlamenti).
Ma quanto ci sarebbe da dire, anche sulle polemiche...
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Se l'analisi Coldiretti/Ixè (che peraltro non riesco a trovare) è stata fatta chiedendo se l'intervistato "porterebbe mai a tavola gli insetti" è logico che la risposta sia no.
Ma la domanda sarebbe malposta e fuorviante.
Infatti qui non si parla di "insetti" bensì 🔽
di polveri sfarinate, che diventano componenti di altri cibi.
E qui la cosa diventa interessante... perché con quegli sfarinati ci si fa, ad es. del pane.
Ora, come mai gli italiani (soprattutto se à la page) cercano e mangiano il pane alla soia o alla quinoa, 🔽
o usano la baguette? Né quei componenti, né quella tipologia di pane sono "parte della nostra cultura alimentare"!
E allora? Perché su quello nessuno è insorto?
Dice ancora Coldiretti che "l’arrivo ... degli insetti solleva precisi interrogativi di carattere sanitario 🔽
e salutistico ai quali è necessario dare risposte, facendo chiarezza sui metodi di produzione e sulla stessa provenienza e tracciabilità considerato che la maggior parte dei nuovi prodotti proviene da Paesi extra Ue".
Ma perché, scusate, la maggior parte della soia 🔽
e pressoché tutta la quinoa fa dove vengono? Dalle nostre Regioni?
La verità è che queste obiezioni sono campate in aria e partitizzate. Non stupisce, allora, che a sostenerle sia anche il Ministero "della Sovranità Alimentare"... #grilli@GiorgioPitzalis@totarofila
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