La verità negata sulla morte di Giulio Regeni e gli interessi economici dell'Italia da difendere. #veritapergiulioregeni
➡️
Ecco come si sono svolti i fatti che calano il sipario sul caso Regeni. La sentenza della Corte di Cassazione di venerdì 15 luglio, non accogliendo il ricorso della famiglia, ha confermato quanto stabilito dal gup l’11 aprile: l’impossibilità di procedere e portare a processo ➡️
➡️ i presunti colpevoli dal momento che non è stato possibile far pervenire agli stessi le notifiche del procedimento in corso a loro a carico. Decisione a cui la famiglia aveva fatto ricorso, mirando a dimostrare che i quattro non siano che dei falsi inconsapevoli. La tesi non➡️
➡️ è stata però accolta venendo a mancare, secondo la Cassazione, la “prova certa” della consapevolezza dei presunti rei.
Tutto è nato dal fatto che le autorità egiziane non hanno mai comunicato gli indirizzi degli accusati: quattro funzionari della National security. Questa ➡️
➡️ mossa ha di fatto impedito di recapitare agli stessi le notifiche del processo: una strategia vincente, che si è trasformata in uno scudo di Stato capace di bloccare il percorso giudiziario e ha reso gli agenti intoccabili. L’Egitto ha abilmente sfruttato a proprio vantaggio➡️
➡️ il garantismo della legge italiana, sfuggendo così alla giustizia. Paradossale e reale insieme.
Molti speravano che la tesi della famiglia venisse creduta riaprendo la strada al processo, ma la sentenza della settimana scorsa ha confermato che senza la consegna della ➡️
notifica il processo è sospeso sine die.
Si è in uno stallo, nel quale il diritto sembra aver tutelato i carnefici più che la vittima. Quanto sia inaccettabile dalla famiglia – alla quale al momento non resta che rivolgersi alla Corte europea dei diritti dell’uomo - è facile ➡️
➡️ immaginare. Alessandra Ballerini, avvocata dei Regeni, prima ancora che la Corte di Cassazione pronunciasse la sua sentenza togliendo ogni speranza di ulteriori sviluppi, ha dichiarato: “Non ci sarà mai una pietra tombale su questo caso perché noi qui ci saremo sempre. ➡️
➡️Quella che viene presa è una decisione che riguarda la dignità dell’Italia”. Il che non è fuori luogo e per molteplici ragioni.
Innanzitutto, perché ha vinto l’Egitto col suo non collaborare con la giustizia, quando invece sarebbe stato importante arrivare a un processo per ➡️
➡️ la possibilità di cercare la verità. Quella “Verità per Giulio Regeni” che tanti striscioni gialli, sia pure sbiaditi, ancora invocano da molti dei nostri paesi. Una verità necessaria non tanto a lenire il dolore dei genitori – nessuna sentenza sarà mai in grado di farlo, ➡️
➡️ quanto a fornire almeno la possibilità di provare a fare giustizia, cercando una verità come atto dovuto a Giulio, alla famiglia, all’Italia come Stato garante del diritto, indispensabile come deterrenza dalle atrocità commesse.
Quella per Giulio è una verità che dobbiamo ➡️
➡️ avere tutti a cuore: per lui e per ciascuno di noi, se vogliamo ancora poter credere in un sistema giudiziario che difende i deboli contro i prepotenti e gli assassini.
• • •
Missing some Tweet in this thread? You can try to
force a refresh
A 4 giorni dal servizio di Fanpage sull'allevamento dei giovani fascisti meloniani, futura classe dirigente del paese, cresciuti a braccia tese, slogan fascisti e tributi hitleriani, dalla presidente del consiglio ancora silenzio. Mentre tutta l'Europa ne parla MELONI SCAPPA➡️
➡️ Quattro questioni sui giovani di Fratelli d’Italia a cui Giorgia Meloni deve rispondere
L’inchiesta del team Backstair di ha mostrato che la giovanile di Fratelli d’Italia assomiglia a una fabbrica di estremisti di destra. ➡️ Fanpage.it
➡️ Eppure dalla premier, che a parole dice di guidare un partito di destra conservatrice e moderata, non è arrivato nessun commento e nessuna risposta in merito. Le lasciamo le domande, come promemoria.
Un intervento di #MaurizioMontanari che vale la pena leggere tutto.
SI FA VOLARE L'AQUILONE SOLO COL VENTO FAVOREVOLE: PERCIÒ IL GENERALE VANNACCI HA SCRITTO QUEL LIBRO.
➡️
➡️A polvere posata, credo sia troppo semplicistico commentare le parole del generale Vannacci poggiando sulle ampiamente diffuse accuse di omofobia, razzismo, timore dell’altro e via dicendo. Accuse rivoltegli da più parti e non prive di fondamento, non mi si fraintenda. ➡️
➡️ Ma fare ciò alimenterebbe la noiosa sceneggiata dell’intellighenzia ‘buona’ che stigmatizza le orrende parole dell’uomo ‘cattivo’, validando in tal senso la semplicista ed errata concezione di un mondo diviso tra ciò che è giusto (sano) e ciò che è sbagliato ➡️
"far passare chiunque lo critichi per un ricco altolocato che non ha contatto con la gente e con la realtà, che non conosce i problemi veri e che non sa cosa sia la fatica del lavoro, ambiti in cui lui invece si presenta come vero esperto"➡️
➡️ di #MichelaMurgia .
Ieri il ministro degli interni Matteo Salvini ha pensato bene di fare l’ennesimo tweet contro di me virgolettandomi come intellettuale radical chic e snob. È il suo giochetto preferito quello di far passare chiunque lo critichi per un ricco altolocato ➡️
➡️ che non ha contatto con la gente e con la realtà, che non conosce i problemi veri e che non sa cosa sia la fatica del lavoro, ambiti in cui lui invece si presenta come vero esperto. Le propongo un gioco, signor Ministro: si chiama “sinossi dei curriculum”. ➡️
Rompiamo il silenzio sull'Africa
Appello di padre Alex Zanotelli ai giornalisti italiani.
di Alex Zanotelli
Pochi giorni fa, padre Alex Zanotelli - missionario italiano della comunità dei Comboniani, nonché profondo conoscitore dell’Africa ➡️ https://t.co/Ua83F1nwex
➡️ e direttore della rivista Mosaico di Pace - ha rivolto un accorato appello alla stampa italiana, chiedendone un’ampia diffusione. Queste le sue parole, pubblicate sulla pagina Facebook dell’associazione culturale “Participio Presente”:➡️
➡️ "Non vi chiedo atti eroici, ma solo di tentare di far passare ogni giorno qualche notizia per aiutare il popolo italiano a capire i drammi che tanti popoli africani stanno vivendo. Scusatemi se mi rivolgo a voi in questa torrida estate, ma è la crescente sofferenza dei più ➡️
CHI DEVE DIFENDERE L'INUTILE MINISTRO DEL NULLA ATTACCANDO DON CIOTTI?
Don Ciotti, l’attacco di Salvini e le mille battaglie di un utile “grillo parlante” ➡️
➡️ Ma veramente (come ha detto Salvini) Don Luigi Ciotti «Se espatria fa un favore a tutti»?
Il putiferio è scoppiato tra le parti dopo la sparatoria Matteo Salvini contro il fondatore di Libera, una rissa dove ognuno tira l’acqua al proprio mulino a prescindere dal merito ➡️
➡️ delle cose, rischia di nascondere il tema centrale: se ci siano o meno rischi anche dietro la corsa febbrile a Ponte Messina ricominciato improvvisamente dopo anni di promesse, rinvii, rinunce, oblio?
Che il prete torinese, nipote di un fornaio del Cadore, ➡️
PIÙ CHE LA SANTANCHÈ, DOVREBBE DIMETTERSI LA RUSSA.
di Elio Vito
La designazione infelice del presidente del Senato ricade sulla Meloni, e l’imbarazzo per la sua presidenza e le sue plusvalenze su tutti noi. Considerazioni su autonomia, riforme e diritti dell’opposizione.➡️
➡️Autonomia differenziata e presidenzialismo, proposta delle opposizioni per il salario minimo, sfiducia individuale alla ministra Daniela Santanchè, sembra che tutto debba accadere in questa accaldata settimana di luglio e che in questa settimana la nostra cara democrazia ➡️
➡️ parlamentare debba essere messa a dura prova.
Ma andiamo con ordine. Un ordine del giorno, che di per sé non ha alcun valore legislativo, presentato dai capigruppo di maggioranza al Senato, rilancia il tema delle riforme istituzionali, mischiando e intrecciando il tema ➡️