Thread by @GiovaQuez

Nel 1943 Roma venne colpita da una tanto misteriosa quanto pericolosa e contagiosa malattia chiamata "Morbo K". A scoprirla Giovanni Borromeo, primario al Fatebenefratelli, insieme al suo allievo Adriano Ossicini #GiornatadellaMemoria 👇

Si trattava in realtà di una malattia inventata al fine di tenere lontani i nazisti e salvare decine di ebrei romani da persecuzioni e rastrellamenti. Venne così definita dalle iniziali degli ufficiali nazisti Kesselring e Kappler. Al morbo di K fu dedicato un intero reparto 👇

Qui venivano ricoverati gli ebrei il tempo necessario per ottenere nuovi documenti falsi da una tipografia clandestina. Una volta ottenuti, questi venivano dichiarati morti con il loro vero nome in modo da favorire la fuga. A seguito del rastrellamento del Ghetto di Roma 👇

Alcune persone riuscirono a sfuggire trovando rifugio proprio al Fatebenefratelli lì di fronte. A seguito di un controllo da parte dei tedeschi Borromeo, che parlava tedesco, spiegò ai soldati la pericolosità e contagiosità del morbo K e facendoli desistere dall'ispezione 👇

In quegli anni il Fatebenefratelli sposava fortemente la causa antifascista: l'allora responsabile della Comunità religiosa all'Isola, Fra Maurizio Bialek, aveva installato negli scantinati dell'ospedale una ricetrasmittente clandestina, in contatto con i partigiani laziali 👇

Sempre con l'avallo dei religiosi nell'ospedale si era rifugiato e lavorava, non ufficialmente ma stipendiato, un medico ebreo: Vittorio Sacerdoti. Suo zio, Marco Almagià , era un noto fisiopatologo di cui il primario del Fatebenefratelli, Giovanni Borromeo, era stato allievo 👇

Nel 2004 lo Yad Vashem, l'Ente nazionale per la Memoria della Shoah di Israele, ha riconosciuto come giusto Giovanni Borromeo per l'aiuto prestato a cinque membri della famiglia Almajà-Ajò-Tedesco 👇

Quanto a Ossicini, il suo attivismo gli costò la prigione e le violenze dei nazifascisti. A 96 anni ricordò la sua storia con un monito: "Bisogna sempre cercare di essere dalla parte giusta". Morì nel 2019 mentre era ricoverato proprio all’ospedale Fatebenefratelli 👇

Perché anche nella notte più buia della storia, della ragione e di Dio restò sempre accesa una piccola fiammella di amore e speranza. Che possa non spegnersi mai insieme al loro ricordo #GiornatadellaMemoria