1/ Sin dall’inizio di questa ridicola vicenda delle #plusvalenze ho sostenuto che, comunque vada a finire, i danni saranno permanenti.
Nell’immaginario collettivo la #Juventus aveva già il marchio d’infamia impresso a fuoco dopo #farsopoli
2/ Ora questo marchio d’infamia non farà che consolidarsi ulteriormente. Non servirà a nulla urlare al mondo le nefandezze perpetrate ai danni della Juve, come non è servito a nulla nel 2006.
3/ Quand’anche la penalizzazione dovesse essere annullata, l’odio intorno alla Juve non farebbe che aumentare perché nulla potrebbe convincere il popolino assetato del nostro sangue che si trattava di una sentenza ingiusta.
4/ Ormai il “sentimento popolare” è talmente profondo e radicato che la Juve è colpevole a prescindere. Un’eventuale cancellazione della penalizzazione verrebbe vista come un insabbiamento. Chi oggi predica rispetto per le sentenze vomiterebbe bile per una sentenza di assoluzione
5/ Insomma, per il “sentimento popolare” le sentenze sono giuste e vanno rispettate se la Juve è colpevole, altrimenti saranno considerate il frutto di maneggi o di favori. In ogni caso noi saremo ancor di più i soliti disonesti a prescindere.
6/ Dal 2006 abbiamo visto che tutto è lecito quando si tratta di dare contro alla Juve: in campo quando c’è un dubbio è molto più comodo per arbitri e VAR decidere a sfavore della Juve, perché sanno che se invece la loro decisione avvantaggia la Juve verranno crocifissi.
7/ Fuori dal campo qualsiasi pretesto è buono per spalare merda su una società che continua ostinatamente a stare in silenzio e a non difendersi mai.
Queste tendenze dentro e fuori dal campo non potranno che acuirsi ulteriormente, comunque finisca questa storia.
8/ Anche questi sono danni permanenti: i veleni saranno sempre più mefitici e sempre più tifosi ne saranno così nauseati che sarà inevitabile allontanarsi da questa putrida fogna del calcio italiano.
Io l’ho già fatto. #DisdettaDaznSky #RescinderePaytv
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1/ Vi racconto una storia, scusate se è un po’ lunga ma penso che valga la pena leggerla fino in fondo.
L’anno scorso un vigile voleva fare una multa per divieto di sosta a me e ad un’altra decina di miei condomini perché avevamo parcheggiato l’auto in un’area che secondo lui
2/ in divieto di sosta. Noi abbiamo contestato la cosa perché in quel punto non c’era alcun cartello di divieto di sosta. Siamo andati dal giudice di pace che ha accolto il nostro ricorso, riconoscendo che in effetti in quel punto non c’era alcun cartello di divieto di sosta.
3/ Non contento, il vigile ha fatto appello, ma anche in secondo grado il giudice ci ha dato ragione, seppure con una motivazione leggermente diversa: infatti ha detto che non si sa se in quel punto ci fosse o meno un divieto di sosta, ma in ogni caso il vigile non aveva