Sul caso #Michelangiolo stiamo dando tutti il peggio (me compreso, col mio primo tweet a caldo), perché ciascuno ha reagito secondo il proprio bagaglio culturale e personale. Non è male che gli adulti provino a fare due ragionamenti a freddo, insieme/ 1
l'episodio va condannato senza se e senza ma, e il governo avrebbe dovuto dire una parola contro la violenza giovanile, ammantata di ideologia. siamo tuttavia molto lontani dal clima degli anni di piombo e delle sprangate in piazza /2
proprio per questo, la lettera della preside #annalisasavino, benché encomiabile nelle intenzioni, è sbagliata nella forma, perché proietta ombre cupe del passato che, per fortuna, non esistono più (come sa chi in quelle ombre ci è stato e l'ha scampata) /3
anche l'intervento del ministro #Valditara, non nuovo a sortite fuori luogo e misura, appare gravemente viziato da un riflesso ideologico. qualche vecchio ministro dc avrebbe osservato, in questo caso, la saggia regola del silenzio (dopo la condanna delle violenze, ovviamente) /4
il dibattito di queste ore si sta allineando pericolosamente su due fronti. destra di qua, sinistra di là. il rischio è sovradimensionare l'episodio motivando nuove violenze tra i ragazzi /5
quei sei picchiatori idioti non faranno la marcia su Roma né il delitto Matteotti. Il fascismo va condannato senza appello ma quelli non sono tanti Dùmini junior e suscitare con un dibattito come quello che vedo forme di antifascismo militante può essere non meno pericoloso /6
dunque tiriamo tutti un bel respiro e smettiamo di sparare stupidaggini come se ci fossero le milizie di mussolini in marcia su Firenze o i cosacchi stravaccati in sala professori del #Michelangiolo . i nostri figli meritano di meglio /fine
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