È dal 2013 che non partecipo più alle Primarie del PD. Allora votai #PippoCivati in contrapposizione a #Renzi. E fu anche la prima volta che dopo 45 anni non lo votai alle elezioni. Domenica 25 febbraio ci tornerò e ci tornerò per votare #EllySchlein. #IoVotoEllySchlein ➡️
Il Pd di Elly Schlein: “Clima, lavoro e lotta alle disuguaglianze”
Elly Schlein, candidata alla segreteria del Pd, pone i temi dirimenti della sua offerta politica: clima, lavoro, lotta alle disuguaglianze, diritti civili.
I candidati alla segreteria del Pd continuano la ➡️
➡️ loro campagna elettorale. Se un pezzo della partita, infatti, si gioca con il soft power e con le trattative interne alle correnti del partito, c’è una sfida che si gioca al di fuori: tra la gente, quella da portare ai gazebo e quindi a votare. Elly Schlein, una delle ➡️
➡️ pretendenti alla successione di Enrico Letta, oggi era ad Arquata del Tronto. Nel suo intervento, la deputata, ha avuto modo di ribadire la sua idea di Pd:
"Mi sono candidata a guidare questa grande comunità che sarà il nuovo Partito Democratico su tre grandi battaglie: ➡️
➡️ ridare dignità al lavoro, contrastando il precariato che purtroppo in questo Paese dilaga, contrastare ogni forma di diseguaglianza, quelle sociali che sono aumentate ma anche quelle territoriali, ascoltare i territori dove si decidono le politiche, altrimenti si spezzerà ➡️
➡️ il rapporto di fiducia e questo va a ledere l’intera democrazia. La politica deve avere lo sguardo aperto a 360 gradi altrimenti perde la sua missione – ha aggiunto -. C’è un sacco di gente che non va più a votare perché ha sentito la politica distante, perché non capisce ➡️
➡️ più”. Un riferimento diretto “al Pd e al centro sinistra, a chi vogliamo rappresentare e cosa stiamo lì a fare. La proposta politica della candidata è “ridare ascolto ai territori e alla base militante del partito che non si è sentita ascoltata, soprattutto quando ci sono da➡️
➡️ fare scelte importanti e le liste da formare, dando un’identità chiara a questo partito".
Schlein continua la narrazione di candidata outsider. Oggi l’ha avvalorata con queste parole:
"Per me è fondamentale imparare perché ce ne sono troppi di politici che pensano di ➡️
➡️ essere tuttologi e di avere sempre la verità in tasca: mi tengo stretta i miei dubbi e cerco di imparare ogni giorno dal confronto. L’esperienza amministrativa di questi anni mi ha già insegnato tanto, ma questo è lo spirito con il quale mi candido a guidare il Pd nuovo, che➡️
➡️ dobbiamo costruire insieme. Fortunatamente non mi candido da sola, ma con tanti compagni e compagne che questa esperienza la fanno tutti i giorni sul terreno".
La sua è un’idea di Pd che:
"Ascolti i territori, valorizza le esperienze importanti di amministratrici e ➡️
➡️ amministratori, che quando funzionano devono farlo anche in rete, perché l’intuizione di uno deve diventare patrimonio collettivo e linea politica riconoscibile del partito"
Schlein mette al centro tre questioni:
Lavoro, clima e contrasto alle disuguaglianze. Questi i tre ➡️
➡️ cavalli di battaglia su cui insiste Elly Schlein nel tratteggiare il nuovo corso del Pd. Lo ha ribadito anche oggi dalle terre marchigiane:
"Mi sono candidata a guidare questa grande comunità che sarà il nuovo Partito Democratico su tre grandi battaglie: la prima è quella ➡️
➡️ ridare dignità al lavoro, contrastando il precariato che purtroppo in questo Paese dilaga. La seconda è contrastare ogni forma di diseguaglianza: quelle sociali che sono aumentate ma anche quelle territoriali. La terza questione è il clima".
Proprio sul clima ha aggiunto: ➡️
➡️"Se vogliamo fare un favore al Paese, dobbiamo invertire quel rapporto per cui in Italia, dopo le emergenze, si spende sei volte rispetto a quanto si investe in prevenzione nel dissesto idrogeologico. Tutto ciò si traduce nel disseminare il Paese di cantieri di cura, nel ➡️
➡️ valorizzare le competenze e nel dare lavoro per prevenire. Abbracciamo una visione diversa anche su questo. con eventi sempre più estremi che colpiscono i territori".
L’ultimo inciso non è stato casuale: Arquata del Tronto è stato tra i comuni più colpiti dal violento sisma➡️
➡️ del 2016.
Elly Schlein suona la carica in vista delle primarie Pd: “O si cambia o è finita”
Nonostante il risultato a sorpresa al primo turno delle primarie in casa Pd, Elly Schlein non perde ottimismo e si dice sicura di poter recuperare il gap che lo separa ➡️
➡️ dall’amico-avversario Stefano Bonaccini nella corsa alla segreteria Dem. Un distacco superiore al 20% da colmare in una settimana, nella quale la vicegovernatrice dell’Emilia si recherà in alcuni circoli in giro per l’Italia nel tentativo di convincere gli indecisi.➡️
"Serve una rottura. Una cesura netta con il passato. Preferisco cento volte i dirigenti che hanno capito che o si cambia o si muore, rispetto a quelli che accusano me e fingono di aver passato gli ultimi anni nei campi a raccogliere margherite, anziché nelle stanze dove si sono➡️
➡️ prese tutte le decisioni del partito, comprese le alleanze.
Poi, a domanda esplicita sulle reali possibilità di vittoria, Schlein non ha dubbi:
"Ne sono assolutamente convinta. Lo sento. Avverto una mobilitazione incredibile. Lei non ha idea di quanta gente voglia ➡️
➡️ partecipare. Giovani che non avevano mai fatto politica. Anziani che mi dicono “non prendevo la tessera da trent’anni”, quindi non erano mai stati nel Pd".
La sua fiducia è alimentata dalla voglia di cambiamento che lei ha percepito nella corsa alla Direzione, di un clima ➡️
➡️ che partecipazione che ha coinvolto trasversalmente giovani e anziani.
Infine, il suo programma politico, da molti valutato come troppo radicale e difficilmente capace di coniugare le diverse anime della sinistra: “I migranti vanno salvati, senza farne pagare il prezzo alle➡️
➡️ classi popolari e senza alimentare irregolarità dettate dalla legge Bossi-Fini“. E poi ancora “Le battaglie civili e quelle sociali hanno lo stesso principio, chi patisce sono sempre i più deboli pur essendo spesso i minori responsabili“.
Ecco per la speranza che il PD➡️
➡️ torni ad essere un partito progressista di sinistra, che finalmente dopo 10 anni venga tagliato il cordone ombelicale con Renzi, e che finalmente si faccia definitivamente pulizia dei residui tossici del renzismo ancora parcheggiati dentro il partito, per tutti questi ➡️
➡️ motivi parteciperò alle primarie del PD e voterò #EllySchlein.
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MINISTERO DELL'ISTRUZIONE. Da direttore dell’Ufficio scolastico delle Marche per il 25 aprile ha inviato una lettera alle scuole in cui non ha citato mai le parole ➡️
«fascismo» e «partigiani». Adesso si occuperà di autonomia differenziata e «autorevolezza degli insegnanti»
Tra qualche settimana Ugo Filisetti non potrà più inviare agli studenti marchigiani le sue lettere su quanto sia bello morire per la patria, sulle «rispettive ragioni»➡️
➡️ di partigiani e repubblichini e sulla necessità di vivere il periodo scolastico in modo da rendere orgogliosi i propri bisnipoti. Giunto all’età di sessantasette anni, infatti, il direttore dell’Ufficio scolastico regionale dovrà mollare l’incarico, ma la sua carriera non ➡️
➡️ È tutto molto semplice. Esiste dalla fine della guerra in Italia un neofascismo ambiguo e strisciante, che nega di esserlo per poter continuare ad esistere, che usa simboli e metodi inequivocabili comprese le intimidazioni e il pestaggio. Ultimo esempio quello del liceo di ➡️
➡️ Firenze. E’ un neofascismo organizzato in varie forme e che ha avuto rappresentanza parlamentare, che si alimenta di ideologie xenofobe e razziste, che fa proselitismo persino negli stadi di calcio. Quando si manifesta e provoca la giusta reazione democratica utilizza il ➡️
La partita doppia dei gazebo e l’anomalia Schlein
Barca: «Voto Schlein perché voglio un Pd più netto su clima e lavoro»
Fabrizio Barca - Ansa
INTERVISTA. L’economista: «Non è più il tempo della buona amministrazione, serve una guida per una opposizione radicale al➡️
➡️governo Meloni. Elly può vincere se tanti delusi riterranno che il Pd merita un’altra chance e andranno ai gazebo. Lei ha capito che bisogna alzare l’asticella della critica a questo capitalismo».
Fabrizio Barca, economista, coordinatore del Forum Disuguaglianze e Diversità.➡️
➡️Domani ci sono le primarie. Il Pd è ancora una forza vitale del centrosinistra?
In Italia c’è grande bisogno di un partito della giustizia sociale e ambientale che faccia sintesi dei tanti fermenti che ci sono nel paese. Può esserlo il Pd? Non tutte le speranze sono perse, ➡️
No. Non sono d'accordo. Sono anni che denuncio l'assenza del PD fuori dalle fabbriche, nelle fabbriche occupate, nei quartieri, tra la gente. Nel disagio sociale e civile. Nella Scuola e nella Sanità hanno fatto macelli, sull'ambiente si sono appiattiti sulle posizioni di ➡️
➡️ Cingolani. Sono anni di assenza politica sul territorio. La gente vuole capire, vuole comprendere, vuole certezze. Non è possibile lasciare il tuo popolo senza punti di riferimento, alla mercé delle demagogiche promesse di una destra cialtrona e ipocrita. Tu hai visto ➡️
➡️ qualche segnale di opposizione? Qualche vago cenno di quella dura opposizione promessa? Io ultimamente ho sentito solo lodi di stima verso la Meloni, da parte di Letta e di Bonaccini. L'opposizione si fa in piazza, nelle strade, tra la gente. Questi non riuscirebbero più a ➡️
LA CLASSE OPERAIA NON VA PIÙ IN PARADISO.
SI può capire l'enorme delusione verso il PD e le sue politiche fallimentari degli ultimi 10 anni, tra Jobs act e articolo 18, tra l'aumento del precariato e gli stipendi da fame. Si può capire e condividere che il PD non sia più un ➡️
➡️ partito progressista di sinistra, tutto vero, anzi verissimo. Ma guardare alla Meloni come quella che può risolvere i problemi della classe operaia, dei più fragili, degli ultimi mi sembra veramente umanamente e politicamente incomprensibile e inspiegabile. ➡️
➡️ Oggi poi che alle primarie abbiamo #Bonaccini, il vecchio che non se ne vuole andare e #EllySchlein ovvero il nuovo che tarda ad arrivare. Oggi è più che mai fondamentale partecipare alle primarie per poter ricostruire una sinistra progressista che guardi al lavoro, ai ➡️
La Sanità che ci serve. L'idea di Sanità Pubblica di Gino Strada.
Anzi le 10 idee per una Sanità Pubblica e per tutti. #GinoStrada#Emergecy
Una riflessione sulla Sanità, indebolita da un costante spostamento di risorse verso il privato e il profitto, che in questi mesi di ➡️
➡️ emergenza ha mostrato tutta la sua fragilità. Ne abbiamo parlato nei giorni scorsi, insieme a medici, esperti, giornalisti, artisti per iniziare a far circolare delle #ideechefannobene.
Ne è uscito anche questo piccolo vocabolario, dieci parole semplici ma fondamentali su ➡️
➡️ cui ricostruire una Sanità che abbia al centro le persone che ne hanno bisogno.
Crediamo che essere curati sia un diritto umano fondamentale e che, come tale, debba essere riconosciuto a ogni individuo.