Facevano pubblicità alle attività folkloristiche e allo shopping con la complicità dei confindustriali lombardi che invitavano ad uscire, andare dal parrucchiere, a fare colazione al bar e mangiare al ristorante quando a Wuhan c’era già il deserto.
1)
1)
Quando Gori lanciò la sua ridicola campagna “#Bergamo is running”, condivisa fino al 5 marzo 2020 l’epidemia si era già estesa nel lodigiano.
Ricordiamo anche Zaia quando rifiutava l’ipotesi del Veneto “zona rossa”
2)
Ricordiamo anche Zaia quando rifiutava l’ipotesi del Veneto “zona rossa”
2)
e De Luca che voleva usare il lanciafiamme contro gli studenti che festeggiavano la laurea [sic!] ma quando la sua Campania andò in zona rossa si comportò come l'alunno messo ingiustamente dietro la lavagna.
3)
3)
Il 19 marzo 2020, mentre qui si pubblicavano foto delle metropolitane piene additando i viaggiatori, la camera del lavoro fece sapere che nell’area metropolitana di Milano 300.000 persone si spostavano ancora tutti i giorni
4)
4)
per andare a lavorare in attività NON essenziali.
Il leitmotiv era "bisogna garantire la circolazione delle merci".
Quando il saggio indicava Confindustria che faceva ogni tipo di pressioni sul governo per evitare le chiusure gli stolti guardavano i runner.
5)
Il leitmotiv era "bisogna garantire la circolazione delle merci".
Quando il saggio indicava Confindustria che faceva ogni tipo di pressioni sul governo per evitare le chiusure gli stolti guardavano i runner.
5)
Se l'istituzione delle zone rosse spettava al governo centrale come mai la magistratura non ha mandato l'avviso di garanzia anche a tutti i presidenti di regione che non hanno aspettato papà Conte per attivarsi
6)
6)
e hanno fatto da soli, evitando che un'epidemia si trasformasse in strage come in Lombardia?
#Bergamo
#2marzo
#Bergamo
#2marzo
• • •
Missing some Tweet in this thread? You can try to
force a refresh
