Il sostegno alla redazione di Domani dopo l’attacco alla libertà di stampa.
Mentre il sottosegretario al ministero del Lavoro, Claudio Durigon, attacca il giornale per ➡️
➡️ le sue inchieste e i carabinieri entrano in redazione per sequestrare un articolo, da più parti arriva la solidarietà
Decine di messaggi di solidarietà sono arrivati alla redazione di Domani dopo l’ennesimo attacco alla libertà di informazione. Lo scorso venerdì le forze ➡️
➡️ dell’ordine si sono presentate nella redazione di #Domani esibendo un provvedimento di sequestro per un articolo a firma di #GiovanniTizian e #NelloTrocchia riguardante la condanna di Simone Di Marcantonio, a seguito di una denuncia da parte del sottosegretario al ministero ➡️
➡️ del Lavoro, Claudio #Durigon.
Una procedura a dir poco irrituale, motivata con la necessità di procurarsi l’articolo stesso (peraltro reperibile già pubblicamente sul sito del giornale). Come scritto dal Comitato di redazione, Domani si trova per l’ennesima volta messa ➡️
➡️ all’indice da un membro del governo: già la presidente del Consiglio Giorgia #Meloni stessa non ha esitato, neppure a incarico assunto, nel voler portare in tribunale il direttore e il vicedirettore di questo giornale.
Tra i primi ad aver sostenuto Domani c’è il presidente ➡️
➡️ della Federazione nazionale stampa italiana, #VittoriodiTrapani, che si è presentato in redazione per chiedere esprimere la sua solidarietà. Su Twitter ha scritto: «Il sequestro di un articolo già pubblicato, e disponibile online, può apparire grottesco. In realtà è un atto➡️
➡️ un atto che sa di bavaglio. Al fianco della redazione de Domani giornale».
Anche il portavoce di Amnesty International Italia, Riccardo Noury, ha espresso solidarietà. Diversi parlamentari denunciano l’attacco politico alla libertà di stampa. Chiara Gribaudo, deputata del ➡️
➡️ Partito democratico, ha scritto su Twitter: «Solidarietà alla redazione di Domani. Uso strumentale della querela non diventi un modo inaccettabile per limitare la libertà di stampa. Brutto clima».
Le fa eco Angelo Bonelli dell’Alleanza verdi-sinistra:➡️
➡️«Quello che è accaduto al quotidiano Domani è vergognoso e inaccettabile per un paese democratico. La mia solidarietà ai giornalisti di Domani».
Il caso ha avuto risonanza anche a Bruxelles. L’europarlamentare dei verdi tedeschi, Alexandra Greese, ha scritto: ➡️
➡️ «Ecco come il governo italiano attacca la libertà di stampa: (manda la) polizia in redazione e fa slapp contro i giornalisti. L’estremismo di destra ha paura della stampa libera».
Giuseppe Giulietti, ex presidente della Federazione nazionale stampa italiana, ha scritto un➡️
➡️ articolo pubblicato il 6 marzo sugli attacchi alla stampa indipendente pubblicato sul sito dell’associazione Articolo 21.
«Perché il sequestro? La difesa non ha accluso agli atti gli articoli? La Procura non aveva altri mezzi? Perché questo metodo oggettivamente ➡️
➡️ intimidatorio», si domanda Giulietti. «Sbaglia chi pensa che siano “affari loro”, questa vicenda riguarda l’articolo 21 della Costituzione, come da tempo hanno denunciato anche la federazione della stampa e l’ordine dei giornalisti – aggiunge Giulietti – Quello che é ➡️
➡️ accaduto si aggiunge alla lunga lista di querele bavaglio, alla mancata tutela delle fonti e del segreto professionale, alle modalità di applicazione delle norme sulla presunzione di innocenza, alle minacce quotidiane verso chi ancora osa rivolgere domande scomode e sgradite➡️
POSSONO RIUNIRSI A CUTRO PER FARE LA SCENEGGIATA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI, OPPURE A LAMPEDUSA O A CANICATTÌ, MA QUESTO NON CAMBIA DI UNA VIRGOLA L'ANDAMENTO DEI FATTI, LE RESPONSABILITÀ E LA VERITÀ NASCOSTA NEI LORO "NON DETTO"
Nell’informativa di Piantedosi tutti gli errori➡️
➡️dei soccorsi mancati.
RELITTO DI STATO. Il ministro dell'Interno va in parlamento per parlare del naufragio di Cutro e conferma che le autorità italiane hanno scelto di trattare il caso del caicco come un evento di polizia. Perché non sarebbe stato a rischio e non aveva ➡️
➡️chiesto aiuto. Ma l’interpretazione di «pericolo in mare» fornita dal Viminale non ha alcuna base giuridica.
Primo: alle 00.00 di domenica 26 febbraio l’unità della guardia di finanza (GdF) che cercava il caicco torna in porto. Per «un rabocco di carburante» e perché stima ➡️
Era uscito in extremis dalla porta della legge di Bilancio, alla fine dello scorso anno, ma ora rientra dalla finestra. Il condono fiscale per gli evasori, rivelato nei mesi scorsi dal Fatto, sta per trovare spazio nei decreti. ➡️
di Nicola Borzi e Giacomo Salvini
Era uscito in extremis dalla porta della legge di Bilancio, alla fine dello scorso anno, ma ora rientra dalla finestra. Il condono fiscale per gli evasori, rivelato nei mesi scorsi dal Fatto, sta per trovare spazio nei decreti attuativi della➡️
➡️ legge delega di riordino fiscale che il governo guidato da Giorgia Meloni porterà giovedì della prossima settimana al Consiglio dei ministri. Verranno così depenalizzati sia le dichiarazioni fiscali infedeli per valori sopra i 150mila euro sia gli omessi versamenti. ➡️
Naufragio Crotone, gli alert di Frontex che Piantedosi tace alla Camera: dagli altri “possibili a bordo” ai giubbotti di salvataggio “non visibili”
➡️ Il ministro ha ribadito in Aula che serve una segnalazione di emergenza per far scattare il sistema Sar, ma alcuni punti critici erano stati evidenziati da Frontex: la telefonata in Turchia, gli strumenti di salvataggio, la risposta termica. ➡️
➡️E poi c'è il mare che ferma i finanzieri ma che viene evidentemente ritenuto sicuro per il caicco. E nel 2017 l'attuale capo della Guardia costiera scriveva: "La fase di pericolo inizia anche senza un esplicito segnale di soccorso"➡️
Carabinieri in redazione e attacchi dal governo. La libertà dei media è sotto scacco – comunicato del cdr
LaPresse
IL COMITATO DI REDAZIONE
➡️ La premier vuol portare in tribunale direttore e vicedirettore di Domani. Poi dopo una querela del sottosegretario Claudio Durigon i carabinieri arrivano in redazione per sequestrare l’articolo, già pubblico online; una procedura a dir poco irrituale. ➡️
➡️ La reazione del sindacato di redazione:
La redazione di Domani denuncia un clima inaccettabile nei confronti dei media liberi e di questa testata. Venerdì 3 marzo le forze dell’ordine si sono presentate nella redazione di Domani esibendo un provvedimento di sequestro. ➡️
CONTRO L'ARROGANZA DEL POTERE SALVIAMO LA LIBERTÀ DI STAMPA
Solidarietà alla Redazione di #Domanigiornale
#Durigon denuncia #Domani, la redazione: «È ossessionato da noi e fa sequestrare un articolo»
L’azione legale del sottosegretario al Lavoro per un pezzo di cronaca. «Il fatto curioso» è che la procura ne ha ordinato il sequestro «inviando due carabinieri per recuperare il “corpo del reato”», raccontano i giornalisti. La nota del Comitato di redazione. ➡️
➡️ «Claudio Durigon, sottosegretario al Lavoro, prosegue la sua campagna contro Domani, contro i nostri articoli e le inchieste pubblicate da quando esiste questo quotidiano. L’ultima in ordine di tempo è la più inaspettata e ha assunto contorni inquietanti». ➡️
Querele temerarie, da Durigon a Meloni: Articolo 21 lancia l’allarme sui nuovi bavagli.
di Giuseppe Giulietti
6 Marzo 2023
L’Italia vola verso Ungheria e Polonia, anche in materia di libertà di informazione.
Ormai il governo, vedi il puntuale pezzo di Graziella di Mambro su Articolo 21, usa le querele bavaglio in modo sistematico per minacciare e colpire “gli sgraditi”, così sono finiti nel mirino ➡️
➡️ #RobertoSaviano,la redazione del #Domani, il festival di Sanremo, #Benigni che elogia la Costituzione antifascista, la preside di Firenze che contrasta lo squadrismo, i soccorritori di Cutro che smentiscono bugie e omissioni, la redazione di #Report che indaga sulla ➡️