In una delle foto più iconiche dell'intero '900 a prima vista può sembrare ci sia un intruso. Ma solo a prima vista. Peter George #Norman, figlio di due membri dell'esercito della Salvezza e attivisti per i diritti civili degli aborigeni, subito dopo la finale dei 200 metri ->
-> si avvicina a Tommie #Smith e John #Carlos e dice: ragazzi, se volete ci sono anch'io. Visto che i guanti a disposizione erano solo 2, #JohnCarlos perse i suoi, propose ai due di dividersi l'unico paio a disposizione e indossò la spilla dell'Olympic Project for Human Rights.->
->Tornato in Australia con l'argento olimpico e il record di Oceania di 20"06 ancora suo, fu boicottato dalla politica e, nonostante avesse il minimo di qualificazione, non poté partecipare alle Olimpiadi del 1972 sui 100 e 200 metri. Venne poi escluso dall'organizzazione e ->
-> non fu nemmeno invitato come ospite ai Giochi Olimpici del 2000 a Sydney. #PeterNorman divenne insegnante e morì a Melbourne a 64 anni a causa di un infarto. La notizia arrivò negli Stati Uniti a #TommieSmith e #JohnCarlos che senza esitazioni si misero su un aereo e ->
-> una settimana dopo erano proprio loro a sorreggere la bara dell'amico nel suo ultimo sprint. Da allora il #9ottobre per la federazione USA di #atletica é il #PeterNormanDay. Fu riabilitato dal Parlamento australiano con una lettera che ne riconosceva il coraggio solo nel 2012.
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