#Giorgetti: “Verificherò le fonti”. Il nuovo taglio del cuneo fiscale previsto dal governo Meloni nel Def per sostenere il potere d'acquisto ma contribuire al tempo stesso alla “moderazione della crescita salariale” varrà in media 200 euro all'anno. Poco più di 16 euro al mese.➡️
➡️ Taglio del cuneo fiscale, Bankitalia gela Giorgetti: “In media per gli interessati varrà 200 euro l’anno”. Lui: “Verificherò le fonti”
Uno verifica le fonti di Banca d'Italia
L'altra verifica le matrici della Costituzione.
I verificatori del governo. 😂😂😂
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➡️ Il nuovo taglio del cuneo fiscale previsto dal governo Meloni nel Def per sostenere il potere d’acquisto ma contribuire al tempo stesso alla “moderazione della crescita salariale” varrà in media 200 euro all’anno. Poco più di 16 euro al mese. Parola di Bankitalia, ➡️
➡️che in audizione sul documento ha quantificato in questi termini, utilizzando il suo modello di micro-simulazione, il beneficio dell’intervento che si sommerà alle riduzioni già in vigore pari al 3% per chi ha redditi sotto i 25mila euro lordi e al 2% tra 25mila e 35mila euro➡️
➡️ Il calcolo, che mette a nudo quanto poco valgano 3,4 miliardi se spalmati sui tanti contribuenti con redditi bassi, non è piaciuto al ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. Che, audito a sua volta poche ore dopo, ha replicato stizzito: “Credo sia qualcosa di ➡️
➡️ e non i 15 euro di cui parla la Banca d’Italia, di cui ho massimo rispetto ma di cui mi riprometto di verificare le fonti“.
Via Nazionale ha fatto i conti partendo dalle ipotesi di invarianza delle soglie di applicazione già in vigore e di avvio dei nuovi sgravi dal ➡️
➡️ prossimo maggio. Sul primo punto però il Def non dà indicazioni. Il beneficio finanziato con la differenza tra il deficit/pil tendenziale (quello a politiche invariate) e il valore programmatico potrebbe ovviamente valere di più nel caso venga abbassata la soglia di reddito ➡️
➡️ sotto la quale si applicherà. Comunque si parla di guadagni netti mensili nell’ordine di poche decine di euro. Che si sommeranno alle riduzioni precedenti e potranno così arrivare a 40-50 euro per i redditi bassissimi che salgono a un’ottantina per quelli di 25mila euro. ➡️
➡️ Per i sindacati e pure per Confindustria è di gran lunga troppo poco. Giorgetti ha garantito che la misura non sarà una tantum ma “sarà prioritaria anche in futuro”. La premier Giorgia Meloni ha infatti promesso che entro fine legislatura il cuneo sarà tagliato di 5 punti ➡️
➡️ per tutti, come ribadito in queste ore dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. La sola proroga dei tagli attuali più quello che dovrebbe scattare da maggio costerà però per il 2024 una decina di miliardi, che si sommeranno alle risorse da trovare per le ➡️
➡️ politiche invariate e per eventuali ulteriori interventi, come rilevato sia dalla Corte dei Conti sia dall’Ufficio parlamentare di bilancio.
Sembra quindi molto complicato che ci siano coperture per un maxi intervento fiscale a favore delle famiglie con figli come quello ➡️
➡️ evocato mercoledì dalla Lega (e bocciato da opposizioni e sindacati). Non a caso Giorgetti ha frenato: “Ho letto diverse proposte e idee, ne possiamo discutere e non sono così sciocco da pensare che solo un incentivo fiscale possa produrre un significativo effetto ➡️
➡️ sulla natalità. Quello che dobbiamo fare è rimuovere gli ostacoli e i disincentivi. Non possiamo tassare allo stesso modo chi è single e chi ha una famiglia con figli perché evidentemente chi ha dei figli ha dei costi che in qualche modo alterano il concetto della ➡️
➡️ progressività del carico fiscale”.
Io nel frattempo aspetto la verifica del mio cuore operato. La prima data utile è fine 2024. Oppure fra 10 giorni pagando 200€ al cardiologo privato.
E dalla Lombardia è tutto.
"Frainteso": Parola cara a Berlusconi che ogni volta che apriva bocca veniva frainteso.
UN MINISTRO "CHE PECCA DI IGNORANZA" e che, ovviamente "È STATO FRAINTESO" non deve fare il ministro, DEVE TORNARE A SCUOLA.
CONFESSIONI DI UNA MEZZOSANGUE
Che vuol dire etnia? E sostituzione? Insinuare che qualcuno voglia portarci via o sostituirci è una cosa che hanno fatto nel secolo scorso, al servizio di una delle ideologie più dementi e pericolose di sempre. L'unico pronome accettabile, ➡️
➡️in questa miserabile storia di "loro" contro "noi", è soltanto "noi". Noi, chiunque
IL MINISTRO DEL MERITO VALDITARA HA ASSUNTO IL SUO SOCIO IN AFFARI
di Giovanni Tizian
20 aprile 2023 ➡️
➡️ Valditara, espressione della Lega di Matteo Salvini con cui coltiva da tempo relazioni privilegiate, ha assunto nella sua segreteria a 60 mila euro l’anno fino alla fine del mandato un professore. Si chiama Mario Eugenio Comba, e l’incarico prevede che si occupi di ➡️
➡️ «semplificazione, project financing e rapporti con gli enti locali nelle materie di competenza del ministero dell’istruzione».
Comba, infatti, è con il 5 per cento tra gli azionisti della società E-Co Srl, il cui 17 per cento è di proprietà dell’attuale ministro Valditara.➡️
NON È TORNATA L'EMERGENZA
È TORNATA LA DESTRA AL GOVERNO
Per rimettere un cappello identitario in testa alla realtà si è creato un problema che non c'era. O che, almeno, non si era più avvertito prima che la destra rientrasse a Palazzo Chigi. Siamo tornati come d'incanto, ➡️
➡️ ai tempi dei decreti sicurezza Conte-Salvini, con le navi delle Ong paragonate a "taxi del mare" al soldo dei trafficanti o, come è stato detto ora, a "centri sociali galleggianti". Con il loro "carico residuale", rimasto a bordo dopo lo "sbarco selettivo" (sono parole del ➡️
➡️ ministro dell'interno Piantedosi.
Come se non fosse chiaro che l'immigrazione è un fenomeno strutturale, alimentato dalla povertà, dalle guerre, dal cambiamento climatico e dall'instabilità politica delle aree geopolitiche esterne alla UE e attratto dal benessere e dalla ➡️
IL GOVERNO MELONI TRA SVOLTE
"AUTORITARIE" E ASSENTEISMO
di Danilo Del Bello
Certo non è semplice dare letture univoche dell’operato del governo più a destra di tutta la storia repubblicana e di FDI, il partito di Giorgia Meloni. Lasciando per il momento da parte la ➡️
➡️ nostalgica e filofascista che pure ha un suo peso all’interno di questa forza politica, nonostante i tentativi di rifarsi il look, non si scorgono differenze sostanziali con l’ordine neoliberista dominante a livello globale e in particolare in Europa. Lo stesso ordine che ha➡️
➡️ dettato la linea per tutti i governi precedenti sostenuti anche dalla “sinistra”, compreso l’ultimo, quello del banchiere Draghi, osannato dal PD e anche da una grossa componente del mondo culturale e associativo che una volta potevamo definire “progressista”. ➡️
L'INASPRIMENTO DELLA REPRESSIONE CONTRO OGNI FORMA DI OPPOSIZIONE SOCIALE E CONTRO I MOVIMENTI AUTORGANIZZATI.
È il tentativo della solita destra
di disciplinamento dall’alto che fa perno sul concetto, assai labile, di “ripristino della legalità”, ma che in realtà investe ➡️
➡️tutti i piani della vita: dal reddito, al lavoro, alle istanze di liberazione dei movimenti trans-femministi (in nome della famiglia tradizionale e del patriarcato) e ambientali, per finire con le vergognose vicende - intrise di profondo razzismo e odio di classe - del ➡️
➡️ blocco dei porti per le ong che si battono per salvare le vite dei migranti.
L’elenco delle misure repressive è infinito e il liberismo assume il suo volto più feroce e autoritario dove ordine, sicurezza, polizia diventano centrali suonando un pericoloso campanello d'allarme.
È ARRIVATA L'ORA DI FAR RISPETTARE I NOSTRI DIRITTI.
Condizioni di lavoro sempre peggiori.
Condizioni economiche sempre peggiori.
Condizioni di vita che peggiorano ogni giorno.
Tagli alle pensioni, alla sanità pubblica, all'istruzione.
ORA DICIAMO BASTA!!! ➡️
➡️ DIRITTI NEGATI. Dopo quasi otto anni sindacati confederali e di base uniti nell'agitazione, per denunciare carenza di personale, mancati investimenti ed esternalizzazioni. Chieste assunzioni, turni meno snervanti, rilancio dei comparti più indeboliti e maggior sicurezza. ➡️
“Annuncio cancellazione del treno…”. Il ritornello che ha contraddistinto la giornata di ieri nelle stazioni dell’intero paese ha dato la portata del riuscito sciopero di otto ore, dalle 9 alle 17, di tutte le sigle sindacali, confederali e di base, di Trenitalia. ➡️