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May 5, 2023 12 tweets 7 min read Read on X
In questa meravigliosa immagine satellitare possiamo ammirare tutta la maestosità di uno dei sistemi vulcanici più famosi e temuti al mondo. Stiamo ovviamente parlando del nostro amato #Vesuvio, o più precisamente del grande complesso vulcanico del Somma-Vesuvio 🧵 Image
Con questa singola immagine possiamo tornare indietro nel tempo di ben 39.000 anni, un specifico periodo particolarmente movimentato per il vulcanismo campano. Image
A pochi chilometri di distanza da dove sorgerà il Vesuvio infatti, il sistema vulcanico dei Campi Flegrei ha da poco prodotto una delle eruzioni esplosive più importanti e conosciute della sua storia, quella dell'Ignimbrite Campana. ImageImageImageImage
È proprio a seguito di questo turbolento periodo che nella piana campana inizia a formarsi il Monte Somma, un antichissimo stratovulcano che nel corso dei millenni ha prodotto un gran numero di eruzioni effusive debolmente esplosive. Image
Tali eruzioni sono riuscite a costruire un edificio vulcanico alto circa 2.000 metri. Questa fase di costruzione però, si interrompe bruscamente 22.000 anni fa a causa della prima violenta eruzione pliniana della sua storia, la più intensa mai prodotta dal Somma-Vesuvio. Image
Stiamo parlando dell'eruzione conosciuta con il nome di Pomici di Base. A causa di questa violentissima eruzione, buona parte dello stratovulcano che si è formato in 17.000 anni di attività viene completamente distrutto e al suo posto si viene a formare la prima caldera del Somma Image
Le caldere, come già sappiamo, non sono altro che un'ampia depressione generata dal collasso di un edificio vulcanico causato dello svuotamento parziale o totale di una camera magmatica, un vero e proprio evento spartiacque per la topografia di un vulcano. Image
E bene, durante la storia del Somma-Vesuvio, questa particolare caldera ha continuato ad ingrandirsi almeno altre tre volte a causa di tre violente eruzioni pliniane che si sono alternate a numerose altre eruzioni sub-pliniane. ImageImage
Queste tre eruzioni principali sono oggi conosciute con il nome di Pomici di Mercato (9.000 anni fa), Pomici di Avellino (4.000 anni fa) e Pomici di Pompei (79 d.C.). Si tratta di eventi eruttivi che hanno sprigionato una quantità di materiale molto elevata. Image
È soltanto dopo tutte queste violente eruzioni esplosive che all'interno della caldera inizia a formarsi il Gran Cono del Vesuvio come lo conosciamo oggi. Le eruzioni violente hanno infatti rappresentato l'inizio di un lungo ciclo eruttivo a condotto aperto. Image
Durante questo ciclo sono state generate una serie di eruzioni debolmente esplosive che hanno permesso la formazione di un nuovo stratovulcano che nel corso dei secoli è riuscito a raggiungere un'altezza di 1.281 metri: il Vesuvio. ImageImageImage
La grande muraglia montuosa presente nella sua parte orientale ci ricorda ancora oggi che un'antico vulcano ben più alto è stato troncato a causa di una prima violenta eruzione che è stata seguita nel corso dei millenni da almeno altri tre eventi fortemente esplosivi. ImageImageImageImage

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Aug 3
Dopo una quiescenza di 472 anni si è risvegliato il vulcano #Krasheninnikov, sulla penisola di #Kamčatka, in Russia. Ecco cosa sappiamo sulle dinamiche dell'eruzione e sul suo possibile collegamento con il violento terremoto di M 8.8 che ha colpito la penisola pochi giorni fa 🧵
L’eruzione è di natura esplosiva e sta avvenendo da una delle due bocche sommitali, dove è in corso un’attività freatomagmatica causata, probabilmente, dall’interazione del magma con la neve e il ghiaccio che ricoprono la cima del vulcano. Image
Dai sorvoli aerei sembra intravedersi anche una frattura eruttiva laterale a quote più basse da cui sembra essere in corso una modesta attività stromboliana. Su quest'ultimo aspetto attendiamo eventuali notizie ufficiali che per il momento non sembrano esserci. Image
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Jul 31
Il violento #terremoto di M 8.8 che ha colpito ieri la #Kamčatka è il sesto più forte avvenuto sul nostro pianeta in epoca moderna. La scossa ha innescato uno #tsunami che si è propagato in tutto il pacifico senza provocare vittime. Cosa sappiamo? Ecco un (lungo) riassunto! 🧵 Image
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Qui la placca pacifica va in subduzione – ovvero sprofonda - sotto la microplacca di Okhotsk, un'estensione della più nota placca nord-americana. Questo scontro tra titani avviene ad una velocità media di 8 cm l’anno, tra le più alte al mondo! Image
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Jul 21
All'alba del 21 luglio 365 d.C. un violentissimo #terremoto di magnitudo stimata tra 8.0 e 8.5 si è verificato sull’isola di #Creta, in Grecia, lì dove la placca africana va in subduzione sotto la microplacca egea. Ecco cosa sappiamo su questo evento catastrofico 🧵 Image
Il terremoto ha avuto una durata sicuramente superiore al minuto e oggi viene considerato l'evento sismico più intenso avvenuto nel Mediterraneo in epoca storica. Non a caso l'area in cui si è verificato è tra le più sismiche di tutto il continente. Image
Nel giro di pochi istanti il fondale marino si sollevò di 8-9 metri, un valore incredibile che ha modificato per sempre la morfologia di un intero paesaggio. Oggi possiamo vedere i segni di questa trasformazione sul molo di Phalasarna, l'antica città portuale di Creta. Image
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May 12
Questo video entra di diritto nella storia della geologia: ci mostra la rottura in diretta della faglia di Sagaing durante il #terremoto di M 7.7 in #Myanmar. L'intero paesaggio slitta lateralmente di diversi metri in pochi secondi, ecco una faglia trascorrente dal vivo!
È come se le illustrazioni dei libri di geologia prendessero vita! Vi consiglio di rivedere il video più volte, concentrandovi sempre in punti diversi del paesaggio, così da notare tutti gli effetti della rottura sul contesto urbano e naturale. Image
Il video è stato ripreso da una telecamera di sorveglianza nella città di Thazi, un centinaio di chilometri a sud dell'epicentro del violento terremoto.
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Mar 19
L'Osservatorio Vesuviano ha rivisto i dati del forte #terremoto che giovedì è avvenuto ai #CampiFlegrei: la magnitudo è passata da 4.4 a 4.6, la più alta in assoluto da quando l’area viene monitorata. Ecco un lungo riassunto di quello che è successo (nessun complotto!) 🧵 Image
Tutti i terremoti che vengono pubblicati sul sito dell’INGV possono subire delle variazioni più o meno marcate con il passare dei giorni o delle settimane per l’arrivo di nuovi dati che si vanno a sommare ed integrare con quelli usati nelle prime ore dell'evento (Gargano 👇🏻). Image
La magnitudo di tutti i terremoti è sempre soggetta ad un margine di errore nell’ordine di ± 0.3. Questo vuol dire che nel caso del terremoto di giovedì scorso, la magnitudo dell’evento era di 4.4 ± 0.3, quindi la stima finale poteva variare tra 4.1 e 4.7, come poi è stato. Image
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Mar 18
Il 18 marzo del 1944 avveniva l’ultima eruzione del #Vesuvio. Ecco un (lungo) riassunto dell'eruzione che ha decretato la conclusione del ciclo eruttivo a condotto aperto e l'inizio di quello a condotto chiuso, in cui ci troviamo tutt'ora! 🧵 Image
L'eruzione del 1944 è l'ultimo capitolo di un periodo eruttivo iniziato nel 1913. Il materiale emesso in quei 3 decennì finì per rimpire completamente il cratere sommitale e contribuì a formare un piccolo cono di scorie che superò in altezza i bordi stessi del cratere. Image
L’equilibrio raggiunto in quegli anni si spezzò nel pomeriggio del 18 marzo 1944, quando un’attività stromboliana più intensa provocò la distruzione di questo piccolo cono e permise alla lava di traboccare verso l’esterno formando due colate che avanzarono sui fianchi del vulcano Image
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