L’iconica cappella di Rocchetta Mattei unisce elementi arabo islamici, come gli archi ispirati a quelli della Mezquita di Cordova, con altri della tradizione architettonica medievale italiana, come il matroneo e l’abside semicircolare.
Le decorazioni sono realizzate con materiali locali tra i quali gesso, cemento, mattoni e legno. Anche le decorazioni del soffitto non sono lignee, ma tele dipinte che riproducono intarsi con fioroni dorati, questi ultimi invece in legno.
Foto: bob_sails_away/sissigram87
Il castello definito “Rocchetta Mattei” deve il suo nome al conte Cesare Mattei (1809-1896) che lo fece edificare sulle rovine di un'antica costruzione risalente all’XIII secolo. La rocca si trova in #EmiliaRomagna, sull'Appennino tosco-emiliano, in località Savignano.
Il conte Mattei, letterato, politico e medico autodidatta, fu il fondatore dell'elettromeopatia. Dostoevskji lo cita ne I fratelli Karamàzov, quando fa raccontare al diavolo di essere riuscito a guarire da terribili reumatismi grazie a un libro e alle gocce del conte Mattei.
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La Fontana di Trevi è un'opera d'arte unica che incanta e affascina da secoli i visitatori provenienti da ogni angolo del mondo.
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Il Colosso dell’Appennino è una statua alta circa 11 metri realizzata da Giambologna (1529-1608) e situata all’interno dell’attuale Villa Deminoff, una tenuta Medicea in località Pratolino, nei pressi di Firenze.
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Gli amanti di Valdaro, un abbraccio
che dura da quasi 6000 anni.
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